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Gabriele Stragapede13 mag 2025, 15:32
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:27

Albertini: "La Coppa Italia non salva la stagione del Milan, non è accettabile. Se hai smesso di lottare per lo Scudetto a dicembre..."

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Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan, ha parlato in esclusiva a MilanNews alla vigilia della sfida che vede i rossoneri di Conceicao giocarsi la finale di Coppa Italia contro il Bologna.

LA FINALE - "Credo che vedremo una bella finale, nel senso che il Milan nell'ultimo turno ha dimostrato di avere delle qualità. Ciò che è mancata in questa stagione è la continuità, ma nelle partite secche la squadra ha giocato molto bene. Il Bologna ha fatto cose straordinarie superando la stagione dell'anno scorso, con un discorso a livello sportivo".

FAVORI DEL PRONOSTICO - "In una finale contano poco i favori del pronostico. Ho vinto delle Champions da sfavorito e perso da favorito. Pertanto non conta chi è favorito, ma che Milan vedremo in campo. E quest'anno abbiamo visto molti Milan mentre il Bologna ha avuto bene o male un rendimento regolare".

3-4-3 - "Non la metterei tanto sul discorso del nuovo modulo, ma sul fatto che Conceiçao ha avuto tempo per conoscere i giocatori e ha fatto delle scelte. All'inizio cambiava sempre dei giocatori nella formazione iniziale, ora c'è un gruppo che gioca più o meno sempre con continuità. Sono state fatte delle scelte sofferte e questo ha dato un'impronta diversa. Direi che conta più l'interpretazione del modulo, conta il contesto e quello che costruisci nel gruppo. E non dimentichiamoci che cambiare a gennaio non è così semplice, inserire dei giocatori a un gruppo che lavora dall'estate non è semplice".

COMPETIZIONE SNOBBATA DAL MILAN? - "Snobbata no, quello mai. Certamente in Coppa Italia han giocato tante volte quelli che giocavano meno per dare ritmo partita. Ma anche nel mio Milan le cosiddette riserve non erano riserve. È vero che nella mia carriera al Milan mi manca solo la Coppa Italia. Sono riuscita a vincerla poi con la Lazio. Diciamo così: come si è sempre detto che la casa del Milan è la Champions possiamo dire che la Coppa Italia è stata un fuori casa".

LA COPPA ITALIA SALVA LA STAGIONE DAL MILAN? - "Per me no. Spero che il Milan possa alzare la coppa e festeggiare, perché vincere è sempre difficile però credo che il Milan nella sua storia non possa essere così lontano dagli obiettivi e non pensare al tifoso allo stadio che va per un obiettivo quotidianamente. Non è accettabile".

CONCEICAO MERITA LA CONFERMA? - "Sono totalmente rispettoso nei confronti della società e mi attengo alle sue decisioni. La cosa più difficile per un dirigente è valutare l'operato di un allenatore al di là dei risultati. Se prima si diceva che per un gruppo di giocatori non è semplice l'inserimento nel mercato di gennaio, figurarsi l'allenatore. Deve avere i suoi tempi. Certo, il giudizio nei confronti di un tecnico è condizionato dai risultati ma ho fiducia che la società prenderà la scelta migliore".

PUO’ ANDARE VIA CON DUE TROFEI - "Non voglio snobbare le due coppe, semmai dovesse vincere anche la Coppa Italia. Ma da milanista pensare che già a dicembre hai smesso di lottare per lo scudetto e a febbraio hai smesso di lottare per il quarto posto non mi fa felice. Poi è paradossale un fatto, ossia che di una stagione poi non ricorderai se sei arrivato 3° o 7°, ma ricorderai quello che hai vinto".

RITORNO AL MILAN? - "Non mi ha mai chiamato nessuno. Da parte mia sono sempre stato in Federazione fino a un mese e mezzo fa quindi posso dire di aver fatto il mio percorso".

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