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Federico Targetti28 giu 2025, 09:13
Ultimi aggiornamenti: 28 giu 2025, 09:27

Bove, manca poco al ritorno in campo: come funziona tra Fiorentina e Roma e dove potrebbe giocare

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Edoardo Bove è ormai tornato ad essere della Roma, anche se tecnicamente non ha mai smesso di esserlo. Il suo prestito con diritto di riscatto alla Fiorentina si sarebbe tramutato in prestito con obbligo nel momento in cui avesse raggiunto il 60% delle presenze disponibili, cosa diventata impossibile quel maledetto 1 dicembre.

Dopo il malore accusato in quel Fiorentina-Inter, Bove si è sottoposto ad una lunga serie di accertamenti all’ospedale Torrette di Ancona. I primi riscontri finali, dopo mesi di osservazioni, hanno dato “esito negativo”, cioè buone notizie visto che non sono stati riscontrati i problemi oggetto dell'indagine. Servono altre conferme, ma c'è cauto ottimismo. 

TORNA A GIOCARE? NON IN ITALIA - Al giocatore è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo: è auspicabile che il centrocampista riesca ad ottenere il via libera il prossimo mese. Anche se, ricorda La Gazzetta dello Sport, con un defibrillatore in corpo il 23enne non potrà di giocare in Italia, bensì solo all’estero. Dove il regolamento stabilisce che è il calciatore ad assumersi la responsabilità di tutto accettando ogni rischio. 

DOVE ANDREBBE? - La Roma (con cui il mediano ha un contratto fino al 2028) lascerà pieno potere decisionale al giocatore con tre scenari possibili davanti agli occhi: un trasferimento immediato in prestito proprio oltre confine, con Everton e soprattutto Bournemouth interessate all'evolversi della situazione; una permanenza a Roma; o un ritorno a Firenze, entrambe le ultime due in attesa di mosse successive o di potenziali modifiche al protocollo sui giocatori che hanno impiantato un defibrillatore sottocutaneo.

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