Pubblicità
Pubblicità
grafica.sampdoria.evani.borini.jpg
Lorenzo Montaldo20 mag 2025, 16:30
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:31

Caos Brescia, la Sampdoria spera. L'avv. Sperduti: "Soluzione a 22 squadre non è impossibile, le tempistiche..."

Pubblicità

Il campionato di Serie B resta con il fiato sospeso, in attesa di capire quale sarà il destino delle tante squadre coinvolte nella lotta salvezza. La vicenda della possibile penalizzazione del Brescia tiene banco ovviamente in Lombardia, ma riguarda da vicino ancheSalernitana, Frosinone e Sampdoria. Per approfondire il discorso, il podcast di Corner Sampdoriano ha intervistato l'avvocato Matteo Sperduti, esperto di diritto e giustizia sportiva e Professore Associato presso l'Università Popolare "Tommaso Moro".
Avvocato, ci può spiegare brevemente che cosa sta succedendo con il Brescia?
"La situazione è complessa. Per la prima volta sono stati sospesi i playout di Serie B. Il motivo? Il Brescia non ha rispettato una scadenza federale a febbraio, legata al pagamento dei contributi Inps. Il club avrebbe tentato di coprire la cifra con un credito d’imposta, ma l’Agenzia delle Entrate ha rilevato irregolarità. Sembra che il Brescia volesse pagare questi contributi attraverso la gestione del credito d'imposta e quindi la Lega, la Covisoc, tramite appunto l'Agenzia delle Entrate ha cercato di accertare se realmente c'è stato questo pagamento. Da lì è partita un’indagine esterna che ha rallentato tutto e ha portato all’apertura del procedimento disciplinare. Il nodo è proprio questo accertamento fiscale, comunicato solo pochi giorni fa, che ha ritardato l’intervento della Covisoc, normalmente preposta ai controlli economici sui club".

Se il Brescia patteggia, è possibile che la penalizzazione venga ridotta da quattro a due punti?
"Dipende dall’incolpazione definitiva, ma se si conferma il mancato pagamento dei contributi Inps, la sanzione standard sarebbe di quattro punti. Se il Brescia decidesse di patteggiare prima del deferimento, potrebbe ottenere la riduzione della pena fino alla metà, quindi a due punti. È una possibilità concreta, di cui si sta parlando anche sulla stampa locale, secondo me ci stanno pensando. Ma tutto dipenderà dalla strategia difensiva che il club deciderà di adottare".

La rata di aprile avrà un peso in questa vicenda?
"No, quella inciderà sulla prossima stagione sportiva e non viene considerata in questa fase".

La Sampdoria parla di campionato falsato e propone una Serie B a 22 squadre. È una tesi sostenibile?
"La Sampdoria sembrerebbe voler presentare un dossier sull’alterazione della competizione. In effetti, una sanzione arrivata dopo la fine del campionato cambia le carte in tavola. Se il Brescia fosse stato penalizzato prima, la classifica sarebbe stata diversa. La situazione dell’alterazione della competizione è un dato di fatto, nel senso che un conto è prendere una sanzione in corso di campionato, con le squadre tutte informate e con la classifica ricalcolata, e un conto è prenderla a campionato finito. Tuttavia, giuridicamente è una tesi difficile, perché l’accertamento dell’irregolarità è avvenuto tramite un ente esterno, l’Agenzia delle Entrate, e ha richiesto tempo. Da un punto di vista sportivo, la Samp ha delle ragioni: mentre la Salernitana si allenava per i playout, la Sampdoria era in crisi, con una retrocessione subita e la squadra ferma. L’ipotesi della Serie B a 22 squadre sarebbe una soluzione pratica, ma è in controtendenza rispetto alle riforme che puntano a ridurre i club professionistici. Tuttavia, non è una strada impossibile, se gestita bene".

Qual è lo scenario più plausibile al momento?
"Impossibile fare previsioni certe. Se il procedimento andrà avanti, i tempi saranno rapidi per gli standard federali, ma non brevi: si parla comunque di fine maggio o inizio giugno. Andare oggi a congelare un play-out con tre società essenzialmente interessate, significherebbe attendere un procedimento che si allungherà non solo a livello federale (FIGC), ma anche in un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia e forse persino al TAR. È una cosa molto prolungata nel tempo. Secondo me la Lega probabilmente scavalcherà il problema decidendo intanto sullo svolgimento del play-out, dopodiché attenderà gli esiti della giustizia sportiva. Però non è così semplice, e probabilmente – come dicevo prima – la soluzione più semplicistica sarebbe congelare tutto e fare una Serie B a più squadre. Però questo spetta alla politica federale".

Una Serie B a 22 squadre potrebbe essere la soluzione più indolore? E quali sono le tempistiche per chiarire tutto?
"Giovedì ci sarà un Consiglio di Lega che potrebbe chiarire qualcosa: se aspettare il giudizio sportivo o decidere sul playout. I tempi del procedimento disciplinare saranno accelerati, ma non abbastanza da chiudere tutto prima di giugno. La Serie B a 22 squadre è una soluzione comoda solo in apparenza. Se si parte dall’assunto del campionato falsato, si rischia un effetto domino: chiunque potrebbe contestare la classifica. Sarebbe un precedente pesante".

Se l'illecito del Brescia venisse accertato, la Sampdoria eviterebbe sicuramente la retrocessione?
"Dipenderà dalla sanzione decisa dall’organo giudicante. Se verranno inflitti quattro punti di penalizzazione al Brescia, la classifica cambierebbe e si dovrebbe rigiocare il play-out, coinvolgendo la Sampdoria. Tuttavia, va rispettata la presunzione di innocenza e il Brescia potrà difendersi, oppure scegliere di patteggiare, cambiando lo scenario. Una possibile soluzione, seppur complessa, come detto potrebbe essere una Serie B a 22 squadre. Ma servono ancora un paio di settimane per avere chiarezza. C'è anche il rischio che la Samp prepari una squadra per la Serie C e poi debba riorganizzarsi in caso di riammissione in B. Una decisione simile avrebbe effetti anche sulla Lega Pro e sul sistema delle retrocessioni, coinvolgendo più categorie".

Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità