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Emanuele Tramacere08 mag 2025, 11:00
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:24

Capello: "Luis Enrique non è presuntuoso come Flick. L'Inter si è arricchita. PSG? Il pericolo è Kvaratskhelia"

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Fabio Capello, l'ex allenatore di Milan, Juventus e Roma fra le altre e che di Champions League se ne intende sia per la sua carriera che per il ruolo di opinionista che oggi ricopre a Sky proprio nelle trasmissioni dedicate alle coppe europee, ha presentato alla Gazzetta dello Sport la finale che il prossimo 31 maggio vedrà l'Inter affrontare il Paris Saint Germain a Monaco di Baviera.

L'INTER SI È ARRICCHITA - "Con grande convinzione e tanta qualità. Si è arricchita parecchio nelle ultime partite giocate contro Bayern Monaco e Barcellona, crescendo in convinzione e capacità realizzativa. Ha mostrato la giusta mentalità e grande attenzione".

CENTROCAMPO STANCO - "Sarà una finale equilibrata, ma tutto parte dal centrocampo, come sempre. A Barcellona il trio di Inzaghi aveva sofferto molto e invece martedì i suoi centrocampisti hanno fatto una buona partita. Ovviamente però il 31 maggio non ci sarà andata e ritorno, né pubblico di casa a spingere o stadio da espugnare in trasferta, ci aspetta quindi una finale a viso aperto. I centrocampisti dell’Inter mi hanno convinto anche se, essendo a fine stagione, ovviamente non sono più brillantissimi. Poi davanti ci sono Lautaro e Thuram... E un ulteriore fattore positivo non va sottovalutato».

RISERVE - "Essendo calati un po’ i ritmi a questo punto dell’annata, i subentrati riescono a mantenere alto il livello della squadra. Al di là dei gol di Frattesi, tutti coloro che sono entrati hanno dato il loro contributo con convinzione e attenzione"

IL PSG FA PAURA? - "Beh, bisogna partire innanzitutto dal portiere (ride, ndr ) che ha portato i francesi in finale. Oltre a Donnarumma la squadra di Luis Enrique è equilibrata e ha un centrocampo molto forte: non è un reparto con molta stazza, però hanno tutti qualità, dinamismo e attenzione tattica di altissimo livello. E poi pressano subito, recuperando palla velocemente. Anche se ieri, però, è sembrato un po’ “preoccupato” dalla pressione dell’Arsenal".

L'ATTACCO - "C’è tanta fantasia con Doué, Dembélé, Kvaratskhelia... È tutta gente che sa dribblare e se non li affronti al meglio ti possono castigare. Nella linea difensiva, invece, è sempre fondamentale il ruolo di Marquinhos che guida benissimo tutti i compagni di reparto".

SOMIGLIANZA CON L'INTER - "E c’è una somiglianza con l’Inter: gli esterni Hakimi e Mendes, come quelli nerazzurri, sono molto bravi a venire avanti in fase offensiva. In fascia sarà necessaria la massima attenzione".

LUIS ENRIQUE VS INZAGHI - "In semifinale Inzaghi è stato bravo a sfruttare le occasioni, con Flick che a un minuto dalla fine ha continuato a giocare uomo contro uomo: un po’ presuntuoso... Luis Enrique mi sembra un allenatore preparato, si è fatto una squadra su misura, zeppa di ottimi giocatori. Non ha una stella assoluta come è Lamine Yamal per il Barcellona, uno su cui si basa tutta la squadra. Si potrebbe nominare Dembélé perché è quello che si mette di più in evidenza, ma tutti i titolari del Psg sono molto bravi e ugualmente importanti"

ESPERIENZA VS FRESCHEZZA - "Forse gli uomini di Inzaghi potrebbero avere un po’ meno gamba, ma si sta vedendo davvero tanto sacrificio e parecchia umiltà. Non so se martedì è stato l’effetto dell’esaltazione del pubblico, ma sono stati fattori fondamentali".

IL PIU' PERICOLOSO? - "Kvaratskhelia, è il calciatore più pericoloso".

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