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Alessandro Di Gioia12 mag 2025, 00:55
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:26

Chi è Dominic Vavassori, il 19enne italo-brasiliano che sta trascinando l'Atalanta U23 verso il sogno Serie B

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Una clamorosa tripletta in 41 minuti, tre goal che hanno steso la Torres nella gara d'andata della prima fase dei playoff nazionali di Serie C: 4-0 a fine primo tempo, 7-1 finale che rende una formalità il ritorno in Sardegna, previsto per mercoledì. L'Atalanta Under 23 si gode il talento geniale di Dominic Vavassori,classe 2005 italo-brasiliano, chiamato in causa anche da Gasperini diverse volte in Serie A,  che ha segnato ben 9 reti in regular season con la seconda squadra nerazzurra, oltre a 4 reti nel corso dei playoff promozione.

UN 2005 PREDESTINATO - Tredici goal per il giovane attaccante, seconda punta di fantasia, che anche in azzurro si è tolto una soddisfazione ad ottobre scorso mettendo la sua prima firma con l’Italia Under 20: maturato nella Tritium, squadra di Trezzo d'Adda, è un predestinato che presto sbarcherà in Serie A. Nascita bergamasca, origini carioca da parte di madre: deve tanto al padre, allenatore della Buraghese, nella quale è cresciuto, prima di approdare a Trezzo e poi in nerazzurro, con la clamorosa nidiata dei 2005. Decisiva la doppietta messa a segno proprio in occasione di un'amichevole vinta a Zingonia, contro i pari età atalantini.

IL SOGNO E L'UMILTA' - A Bergamo si predilige ancora la tecnica, rispetto a una fisicità che nel caso di Vavassori non è certamente eccelsa, ma non l’ha penalizzato: dal bambino considerato troppo gracile all'uomo che fa sognare l'Atalanta Under 23 e può trascinarla a una clamorosa promozione in Serie B. Dominic non però perso l'umiltà: spesso si può incontrare a Ornago, suo paese d'origine, dove in occasione della festa annuale dà una mano ai compaesani, come tutti i 2005 della Buraghese, molto legati al territorio, o a sostenere la sorella Isabel, che dopo aver iniziato come ballerina ora gioca anche lei a calcio, ed è capitano dell'Atalanta femminile Under 12. Il futuro, azzurro e nerazzurro, passa per i suoi piedi.

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