De Rossi: "La Nazionale deve ripartire dai giovani". Nessun commento sulla Sampdoria
DanieleDe Rossi nel pomeriggio è stato ricevuto in Campidoglio dal Sindaco Gualtieri. L’Ostiamare – squadra ci cui è presidente – ha vinto lo scudetto under 19 lo scorso 14 giugno batte la Fiorenzuola 3-1. DDR è tornato a parlare del progetto iniziato a gennaio: “Sta andando tutto bene però sai questi risultati qui danno un po' di risalto e sembra che stiamo facendo i fenomeni e invece il percorso è quello che ci aspettavamo. Grande lavoro grande impegno grande contatto con i ragazzi. Qualche intoppo ma è normale quando devi demolire e ricostruire una struttura grande come la nostra. Però siamo contenti, poi questa è una ciliegina sulla torta”.
GLI OBIETTIVI E IL SUO FUTURO - Daniele De Rossi ha preferito non parlare della Roma, ma ha dato spazio solamente al suo progetto con l’Ostiamare fissando gli obiettivi per il futuro: “Ogni tanto spunta qualche società che dice che saremo la terza squadra di Roma. Penso che Ostia per grandezza debba ambire ad essere un sostegno per Roma e Lazio, anche una società che porti qualcosa alla Roma calcistica e all'Italia calcistica proprio per quanti siamo a Ostia e per quanto viviamo di calcio. Quello è l'obbiettivo, diventare sempre più seri e professionali”. Daniele ha poi aggiunto: “Stiamo facendo grandi cose che sono meno appariscenti di uno scudetto ma stiamo facendo tante cose sia per l'Ostiamare calcistica che per l'Ostinare dal punto di vista dell'educazione per proseguire un percorso che unisca calcio e studio. Sono iniziati solo da 6 mesi i lavori e le nostre ristrutturazioni materiali e anche mentali”. Bocca cucita invece sulla Sampdoria, l’ex capitano della Roma non ha parlato dell’interesse del club blucerchiato che lo avrebbe individuato per ripartire il prossimo anno dopo la salvezza ottenuta nel playout contro la Salernitana domenica sera.
LA NAZIONALE – De Rossi ha detto la sua anche sul nuovo corso della Nazionale che ha deciso di affidare la panchina a Gattuso dopo il flop con Luciano Spalletti: “L'Italia è stata e sarà sempre una nazionale che attinge dai giovani. A volte si tende a considerare giovani giocatori che non lo sono più e quindi si dovrebbe andare a cercare un po' più in basso come fanno altre Nazionali. Alcuni di loro non fanno testo ma tanti di loro sono 2006-2007 e giocano stabilmente in squadre grandissime e nelle loro nazionali. Noi nel nostro piccolo abbiamo fatto questo. Abbiamo riconosciuto la bravura dei nostri giocatori e quindi verranno premiati ma premiandoli anche come società noi portandoli in prima squadra in ritiro e usufruendo delle loro prestazioni nel corso della stagione perché la Serie D è un campionato importante ma vede l'obbligo di schierare dei giovani. Non avevamo troppa voglia di cercarli in giro quando sappiamo di averle molti e molti bravi da noi”.