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Emanuele Tramacere27 mag 2025, 19:53
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:36

Ferrero: "Il mio sogno era comprare la Roma. Alla Sampdoria mi rimpiangono. La frase a Moratti su Thohir..."

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Massimo Ferrero, ormai da tempo ex-presidente della Sampdoria, è stato fra i protagonisti di Belve, programma di Rai 2 condotto da Francesca Fagnani. Dopo lo scontro di 3 anni fa "Er Viperetta" è tornato a farsi intervistare e, questa volta, ha parlato in lungo e in largo anche della sua esperienza nel mondo del calcio, dal suo tifo per la Roma alla, oggi considerata drammatica, esperienza alla guida della Sampdoria.

SOGNAVO LA ROMA - "'La gente è 'nvidiosa, io so' un maschio Scarface, so' bello e uncino. Il mio sogno era compramme la Roma".

LA SAMPDORIA - "Il presidente più odiato della Samp? Non hanno mai accettato la mia romanità. So' andato via e gli ho detto "me rimpiangerete" e mo' me rimpiangono per davvero. I tifosi non sono i padroni delle squadre. Avevo detto che l'inno era noioso? Beh, due palle. Devi partire alla riscossa in campo, con quella noia ma come fai, vuoi mettere quello della Roma?".

L'ARRESTO - "Hanno voluto fermarmi. Ero circondato de ladroni. Non ci credevo, mi è crollato il mondo. Ai miei figli ho detto che era tutto un film". 

"CACCIA IL FILIPPINO" - "Quando dissi a Moratti "Caccia il filippino" riferito a Thohir? Mi sono scusato perché ce l'avevo dentro casa un filippino".

INGOMBRANTE - "Sono ingombrante perché dico quello che penso e la verità fa male"

GIAMPAOLO - "Giampaolo mi definì un rancoroso dio del Vecchio Testamento? Ma magari! Se ero Dio non stavo qua. Questa frase l'ha letta da qualche parte perché quello mica ce l'ha tutta sta intelligenza!"

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