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Gabriele Stragapede16 mag 2025, 00:00
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:28

Il Barcellona è campione di Spagna: la magia di Flick con un tridente da Pallone d'Oro

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Il Barcellona si è ripreso la Spagna. Il successo nel derby con l’Espanyol ha consegnato alla squadra di Hansi Flick la vittoria de La Liga con due giornate d’anticipo e il ventottesimo titolo di Spagna. Un campionato vissuto sempre in vetta dai blaugrana, che hanno conteso e strappato il trofeo dalle mani di Real Madrid, che non è riuscito nell’impresa di ripetersi per il secondo anno consecutivo. Rimane solamente – in una stagione che ha visto i catalani già trionfare nella Coppa del Re e nella Supercoppa di Spagna - l’amarezza per una Champions League finita in semifinale dopo la straordinaria partita contro l’Inter.

MAESTRO FLICK – L’arrivo di Flick, annunciato al termine della scorsa stagione dopo l’addio di Xavi, è stata una mossa che, alla fine, ha pagato perfettamente. Il Barcellona archivia il discorso Liga, non concedendo la possibilità al Real Madrid di Ancelotti di centrare il secondo campionato consecutivo, un evento che non accade da ben 15 anni. I Blancos, in particolare, ci hanno provato, ma la sconfitta della scorsa settimana nel Clasico aveva già messo un sigillo importante sulla conquista del titolo dei catalani. E così Flick, con uno stile autentico, preciso, mai al di sopra le righe, imponendo uno stile di gioco e una filosofia consona al mondo Barcellona ha conquistato il suo terzo campionato in carrriera, arricchendo una bacheca che già comprende ben due Bundesliga con il Bayern Monaco.

MACCHINA DA GOAL – Il gioco di Flick ha convinto sin da subito e i numeri, al di là dei dati sulle vittorie, sono di una squadra che è sempre scesa in campo per segnare, dominare il gioco e vincere. Lo dimostrano le 95 reti in 36 partite e le sole 36 subite. Miglior attacco e terza miglior difesa dietro all’Atletico Madrid e all’Athletic Bilbao. Ben 27 le vittorie in campionato, 4 i pareggi e solo 5 sconfitte in un campionato disputato ad alta intensità. Una macchina da goal, una produzione offensiva che non ha lasciato scampo agli avversari e che testimonia la capacità di Flick di imporre il suo credo calcistico alla sua prima stagione all’interno dell’universo calcistico iberico.

UN TRIPLETE SFIORATO – Un successo ne La Liga che si unisce ai già due trofei conquistati in stagione, partendo dalla Supercoppa Spagnola e chiuso dalla pirotecnica finale di Coppa del Re, vinta ai supplementari nello splendido Clasico contro il Real Madrid di Ancelotti. Rimane, come dicevamo, l’amarezza per aver anche solo sfiorato l’idea di conquistare il Triplete, un traguardo mancato dopo l’eliminazione in semifinale di Champions League contro l’Inter.

YAMAL, RAPHINHA E IL SOLITO LEWANDOWSKI – Chiaramente c’è molto, moltissimo del successo del Barcellona di quel tridente delle meraviglie composto da Lamine Yamal (in odore di Pallone d’Oro), Raphinha (che ha messo a referto il nuovo primato di partecipazioni ai goal in Champions League, superando un’icona, una leggenda come Messi) e Robert Lewandowski, autore di ben 25 reti nel campionato spagnolo. Un trio d’attacco che ha messo a ferro e fuoco La Liga e che ha riportato il titolo al Barcellona, dopo un solo anno d’assenza. Questione di filosofia, di talento, di una stagione che ha sfiorato i limiti della perfezione.

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