Romamania, il penultimo capolavoro di Ranieri: è in Europa e non sarà un addio
Comunque vada sarà un successo. Indipendentemente dal risultato contro il Torino che maturerà nell'ultima giornata, la Roma avrà sicuramente un impegno infrasettimanale anche la prossima stagione.
All'Olimpico agghindato a festa per l'ultimo giro di valzer da allenatore di mister Claudio Ranieri, i giallorossi maturano una vittoria per 3-1 contro il Milan che si traduce, alla luce degli altri risultati delle rivali, alla qualificazione ad una coppa europea.
Resta da capire quale. Dal sogno Champions League, che dipende tanto da una vittoria contro i granata quanto da un passo falso della Juventus a Venezia, alla possibilità concreta di tornare a disputare l'Europa League e la Conference come salvacondotto.
Il tutto superando per la prima volta da tre anni a questa parte la barriera psicologica dei 63 punti in classifica. C'è tanto, tantissimo, del lavoro di Ranieri in questa clamorosa risalita in classifica.
La Roma sotto la sua gestione non ha proposto il miglior calcio in circolazione, ma non può passare sotto traccia il percorso di una squadra che il 15 dicembre 2024 intorno alle ore 20 era a due punti dal terzultimo posto e che cinque mesi più tardi sogna di entrare in Europa dalla porta principale.
Visibilmente commosso da tributo ricevuto prima del fischio d'inizio, Ranieri si è sciolto sotto l'abbraccio del suo pubblico dopo il triplice fischio, prendendosi una meritata standing ovation e riuscendo a smuovere gli animi anche dei suoi critici più accaniti.
Ma quello di Sir Claudio, che a Roma è tornato irrimediabilmente a essere Sor, non è un addio. E nemmeno un arrivederci. In attesa che i Friedkin decidano di dare finalmente un assetto societario alla propria creatura, è proprio Ranieri la figura di riferimento per tutti dalle parti di Trigoria.
L'ormai ex tecnico ha ricevuto le rassicurazioni che voleva: avrà voce in capitolo non solo sulla questione allenatore, ma anche sulle altre strategie sportive che verranno perseguite dalla società giallorossa. Necessaria una sterzata sul piano organizzativo se si vogliono raggiungere traguardi di livello non affidandosi all'estemporaneità del caso ma alla programmazione.
Il Milan in questo senso rappresenta il dickensiano Fantasma del Natale Passato: una summa di tutti gli errori possibili immaginabili che possono essere commessi da una società di calcio. Un modello da non imitare. Di uomini forti i rossoneri ne hanno bisogno nelle stanze dei bottoni e non davanti alle telecamere. Ogni riferimento a cose o persone è puramente voluto.
Ecco, Ranieri ha tracciato il percorso da seguire. Ora sta a chi gestisce sostenerlo e dare continuità, senza vanificare la straordinaria eredità che lascerà alla fine del suo terzo mandato romanista.