Inter, Bonolis: "Due anni fa abbiamo regalato lo scudetto al Milan, questa volta al Napoli"
Manca sempre meno alla partita più importante dell’anno per l’Inter, che scenderà in campo contro il Paris Saint-Germain nella finale di Champions League. Tantissimi tifosi hanno seguito la squadra a Monaco, tra cui Paolo Bonolis. È partito con i suoi figli, i due maschi, con il sogno di vedere i nerazzurri vincere nuovamente il trofeo europeo più prestigioso.
IL RICORDO DEL CITY - “Ricordo che due anni fa andai a Istanbul privo di qualunque tipo di speranza”, ha raccontato Bonolis a Il Giornale. “Pensai andiamo lì, ne prendiamo cinque, ma faccio vedere a mio figlio una città bellissima. Invece abbiamo rischiato di portarci a casa la partita e quella che sarebbe dovuta essere una normale sconfitta è stata una cocente delusione. Questa volta andiamo con un margine di speranza in più”.
IL MAN OF THE MATCH - Il noto conduttore ha scherzato anche sul possibile man of the match: “Va bene chiunque, anche il massaggiatore che incespicando colpisce la palla e va in rete o l’arbitro che segna con il fischietto. Tornando seri, per il gioco di Inzaghi, chiunque può essere letale. Lo abbiamo visto nella semifinale col Barcellona che è andato in rete Acerbi. Abbiamo visto segnare Pavard, manca Sommer che segna di testa in contropiede. Sarebbe fantastico”.
GLI SCUDETTI PERSI - Bonolis si è concentrato anche sul campionato, concluso dall'Inter al secondo posto alle spalle del Napoli: “Noi siamo una società generosa. Lo abbiamo regalato al Milan due anni fa, questa volta al Napoli. Siamo altruisti. Quando affronti tre competizioni così importanti devi avere una rosa molto più coperta. L’Inter lo era in difesa e a centrocampo. In attacco avevamo delle evidenti difficoltà”.