Inter, Calhanoglu aspetta il Galatasaray negli Usa: tensione sulle cifre, è il momento del silenzio
Passano i giorni l'Inter 2025/2026 sta nascendo sui campi degli Stati Uniti con Cristian Chivu in panchina, ma Hakan Calhanoglu ancora non si vede con le nuove maglie nerazzurre addosso. Il centrocampista turco sta ancora smaltendo l'infortunio muscolare rimediato nel corso della finalissima di Champions League persa contro il PSG, ma oltre all'ennesimo problema fisico di una stagione travagliata è il suo futuro a tenere fortemente banco. Dopo giorni di dichiarazioni, di frasi dette e non dette, di fastidi e corteggiamenti più o meno veritieri, la trattativa con il Galatasaray è entrata in una fase di silenzio che fa rumore.
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MAROTTA NON HA CHIUSO - Parlando ormai 3 giorni fa prima della partita poi vinta contro gli Urawa Red Diamonds il presidente Marotta non aveva né aperto, né chiuso all'addio dell'ex-Milan, segno che i contatti fra le parti erano e sono ancora vivi: "Su Calhanoglu dico che siamo in costante contatto con lui, non registro malessere o scontentezza di essere qua. Adesso è infortunato, ma ha sempre dimostrato rispetto e professionalità. Fa parte del progetto, a meno che manifesti la volontà di andare via, ma questo al momento non si è verificato".
IL GALATASARAY PUNTA SULL'INGAGGIO - Il club turco sta portando avanti una campagna acquisti di primissimo piano che dovrebbe riportare il club in alto anche e soprattutto in Europa. Calhanoglu sarebbe la ciliegina sulla torta per Okan Buruk che riuscirebbe ad allenare anche il faro della nazionale turca. Il club giallorosso sta puntando fortemente sul convincere prima di tutto i calciatori e nei contatti con l'entourage del classe 1994 è stato proposto uno stipendio da 10 milioni annui, più alto dei 6,5 percepiti a Milano.
TENSIONE SULLE CIFRE - Quello che però manca, e che genera tensione fra i club è l'accordo sulle cifre di un'eventuale cessione. L'Inter ha sparato alto sui 40 milioni, ma con un'offerta reale di 30 milioni di euro non direbbe no all'addio di Calhanoglu. Il problema, che è ciò che sta generando tensione e che ha convinto l'entourage del regista ad abbassare i toni mediatici di questa operazione, è che un'offerta concreta sul tavolo dei dirigenti interisti non è mai arrivata, mentre di "parole" da Istanbul e perfino dalla famiglia del giocatore, ne sono arrivate parecchie.
TOCCA A CALHANOGLU - Il silenzio degli ultimi 3 giorni fa quindi rumore perché dal clamore mediatico si sta passando ai fatti. Ora la palla deve passare inevitabilmente allo stesso Calhanoglu che se da un lato è considerato "elemento chiave del gruppo" da Chivu dall'altro deve prendere una posizione netta su quella che è la sua volontà. Rimanere o andare? Se vorrà andare però dovrà convincere il Galatasaray a presentare un'offerta congrua con il suo valore.