Inter, finalmente Mkhitaryan: la prima finale può essere anche l'ultima
Forse questa volta ci siamo, dopo l’immensa sfortuna che gli è caduta addosso, prima a Roma e poi a Milano quando per due diversi infortuni dovette saltare sia la finale di Conference in giallorosso che quella di Champions League in nerazzurro, Henrikh Mkhitaryan domani sera (fatti i dovuti scongiuri) sarà regolarmente al suo posto.
Anche se il suo posto è relativo, considerando l’heat-map da “tuttocampista”. 36 anni e non sentirli, l’armeno con contratto in scadenza nel 2026 è uno che vive sotto pressione, un regime di autodisciplina che si impone 24 ore al giorno e che da quando ha passato i 30 anni lo tormenta in modo ossessivo. Niente alcolici, niente bevande zuccherate, niente lattosio, meticolosità che secondo il centrocampista è necessaria se alla sua età si vuole continuare a giocare su certi livelli.
La finale di Monaco è il giusto premio per un professionista che a fine anno dovrà decidere se andare avanti con la sua esperienza all’Inter o se invece è arrivato il momento di abbassare i giri del motore.
Non è questione di fuoco, quello non mancherà mai, ma l’età passa per tutti. In ogni caso pare proprio che questa finale sia una svolta per molti, compreso il suo mentore Simone Inzaghi, a sua volta indeciso sul proprio futuro. Un fattore non banale dal momento che le storie dei due sembrano essere legate a doppio filo. Se c’è uno che mai lo ha tolto dal campo e che continuerebbe a comportarsi allo stesso modo, quello è il tecnico nerazzurro che lo ha sempre preferito a chiunque altro e prescindere dal mercato svolto.
Oaktree punta ad avviare un nuovo corso, quello del ringiovanimento: Sucic (21 anni) è il nuovo che avanza, senza dimenticare che su quella mattonella c’è anche Zielinski, con altri tre anni di contratto e chiamato al riscatto dopo una stagione in chiaroscuro. Insomma, se è vero che finora Mkhitaryan è stato un intoccabile, è altrettanto vero che potrebbe iniziare a non esserlo più. Una condizione che potrebbe incidere sulle riflessioni di un calciatore ambizioso come l’armeno che, infatti, onesto fino in fondo, nella conferenza stampa di qualche settimana fa aveva lasciato molti dubbi nell’affrontare i discorsi relativi al domani. Sembra un paradosso, dopo anni di sfortune e finali saltate Mkhitaryan si appresta finalmente a giocarne una… e potrebbe anche essere l’ultima.