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Gianluca Minchiotti23 giu 2025, 21:30
Ultimi aggiornamenti: 07 lug 2025, 11:15

Juventus, Koopmeiners come Giuntoli e Motta: quanto tempo ha per non fare la stessa fine

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E' una risalita difficile quella di Teun Koopmeiners, la più grande delusione della Juventus 2024-25 per quanto riguarda i calciatori. In assoluto, allargando il discorso a dirigenti e allenatori, l'olandese condivide il podio delle delusioni più grandi con Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. E un filo conduttore lega questi tre nomi: Koopmeiners è stato il giocatore sul quale Giuntoli ha giocato la carta più importante del suo mercato come Football director della Juventus, una carta da 61 milioni di euro, mentre Motta non è mai riuscito a trovare un feeling tecnico con l'ex Atalanta, non riuscendo a trovargli una posizione che ne esaltasse le caratteristiche. Tutto questo ovviamente al netto dei problemi fisici di Koopmeiners e delle sue difficoltà di ambientamento in una realtà nuova e in una dimensione diversa, quella della Juventus, rispetto a quelle a cui era stato abituato, l'AZ e l'Atalanta. 

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IL MEA CULPA - Negli Stati Uniti, dove la Vecchia Signora è impegnata al Mondiale per club, l'olandese è tornato a parlare, assumendosi le sue responsabilità per l'andamento della sua avventura fin qui poco felice con la maglia bianconera (42 presenze e 4 goal): "Non sono contento di come ho giocato, avrei voluto aiutare di più la squadra. Se vieni acquistato per 50-60 milioni come è capitato a me e la squadra non va bene in generale, è normale che la gente pretenda di più da te. Io avverto la responsabilità: so che posso e devo fare decisamente meglio, mi sento un giocatore da Juventus". E poi, sul suo stato d'animo: "Adesso sono più tranquillo, ma non è stata una stagione molto bella, eh, sia perché non abbiamo vinto nulla sia per come ho giocato". 

COME VA IL MONDIALE - Al Mondiale per club, finora Koopmeiners ha giocato 30 minuti contro l'Al Ain e 45 minuti contro il Wydad, sempre da subentrante, e mostrando in entrambi i casi una condizione ancora lontana da quella migliore, e ancora una certa difficoltà a inserirsi negli schemi della Juventus, anche con Tudor così come con Motta. "Mi sento molto meglio. Sono stato fuori quasi tre mesi per l’infortunio al tendine d’Achille. In questi giorni in America mi sono allenato con continuità e ho parlato tanto con Tudor, ho detto anche a lui che avverto sensazioni migliori ma che avrò bisogno ancora di un po’ di tempo per essere al cento per cento per tutti i novanta minuti. In ogni allenamento e in ogni partita voglio dimostrare quello che valgo. Come ho detto, ho solo bisogno di un po’ di tempo, visto che il tendine ancora non lo sento al 100%. L’importante è essere al top per la prima di campionato", ha commentato l'olandese.

ANCORA UN ANNO -A Giuntoli e Motta la Juventus ha dato il benservito, ma con loro era più facile. Fare a meno di un giocatore comprato per 61 milioni solo dieci mesi fa (il 28 agosto 2024) è molto più complicato. Koop di fatto è invendibile, a meno che la Juve non decida di rimetterci tanti soldi. Ai bianconeri, ora guidati dal nuovo Direttore generale Damien Comolli per le scelte di mercato, non resta che dare una nuova chance al classe 1998. Una nuova stagione per capire davvero chi è e se è un giocatore da Juventus. Una stagione al termine della quale non ci saranno più dubbi né scuse: starà a Koop cercare di non fare la stessa fine di Giuntoli e Motta.  

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