Keita rivela: "Accordo con la Juventus, ma la Lazio non volle cedermi proprio a loro. Era una guerra tra i club"
Keita Balde è stato a un passo dalla Juventus: "Eravamo d'accordo su tutto, ma la Lazio non volle cedermi proprio a loro. Era una guerra, come tra Barcellona e Real Madrid".
Oggi attaccante del Monza, Keita si è raccontato in un'intervista a El After e ha svelato un retroscena sulla trattativa saltata con i bianconeri nel 2017: un trasferimento che sembrava ormai prossimo alla chiusura, stoppato sul più bello dal club capitolino.
KEITA E LA TRATTATIVA CON LA JUVENTUS - Keita racconta l'operazione sfumata: "Ero d'accordo con la Juve, su tutto - riporta Lalaziosiamonoi.it -. Mancava solo il via libera della Lazio. La Juve aveva Pogba, Tevez, Morata e altri. Avevo concordato un contratto di cinque anni. Mi dicevo che se avessi lasciato la Lazio, sarebbe stato solo per andare alla Juventus. La Juve aveva provato di tutto. Ci abbiamo provato su tutti i fronti. Ma tra Juve e Lazio era una guerra, come tra Barcellona e Real Madrid. A un certo punto (2011), la Lazio ha venduto Stephan Lichtsteiner alla Juventus e la dirigenza ha poi detto che non avrebbe mai più venduto un giocatore alla Juve. Erano stufi che la Juve vincesse tutto e avesse i giocatori migliori".
KEITA E PIOLI - Juventus ma non solo, Keita si è soffermato anche sugli allenatori avuti in Italia, a partire da Stefano Pioli: "Mi ha tolto un po’ di libertà, mi chiedeva di marcare e difendere senza palla. Su alcune cose non ci capivamo mentre in altre si, ma è un allenatore top che capisce molto di calcio, una persona molto preparata".
KEITA E INZAGHI - Keita ha parlato poi anche di Simone Inzaghi, oggi allenatore dell'Al-Hilal dopo aver lasciato l'Inter: "Per me è stato un fratello maggiore, mi ha insegnato tantissimo. Mi ha dato responsabilità e la scelta ha pagato. Era l’anno in cui volevo andarmene, ma io comunque continuavo a segnare e fare assist".