La Sampdoria rompe il silenzio e si scusa con i tifosi: "Rialzarsi non sarà semplice, ma ridaremo dignità al club"
A distanza di quasi 24 ore, la Sampdoria rompe il silenzio dopo la retrocessione in Serie C: "Uno dei momenti più dolorosi nella nostra storia. Chiediamo scusa ai tifosi, ridaremo dignità al club".
Il pareggio sul campo della Juve Stabia nell'ultima di Serie B è costata l'aritmetica certezza della retrocessione in C, la prima nella storia dei blucerchiati. Un disastro sportivo che ha scatenato la rabbia dei sostenitori doriani - evitati nella notte dalla squadra, rientrata a Milano - e acceso invece l'entusiasmo dei rivali genoani, che hanno festeggiato per le vie del capoluogo ligure.
Il day after è doloroso e dopo ore di riflessione arriva il primo commento ufficiale della Samp: un'assunzione di responsabilità totale per quanto accaduto, le scuse ai tifosi e la promessa di rilanciare il club nel prossimo futuro, c'è tutto nel testo pubblicato sui canali ufficiali della società.
IL COMUNICATO DELLA SAMPDORIA
"La retrocessione maturata ieri rappresenta uno dei momenti più dolorosi e significativi nella storia dell’U.C. Sampdoria.
Un epilogo amaro che impone un’assunzione di responsabilità piena, collettiva e non differibile.
Nel corso della stagione la proprietà ha sostenuto il progetto con investimenti significativi tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnico, puntando in ogni ambito su professionisti di primo livello, con l’ambizione di riportare la Sampdoria ai vertici.
Questo, tuttavia, non è bastato. La stagione è stata segnata da scelte non all’altezza, da errori e da dinamiche che non siamo riusciti a correggere in tempo utile.
Il primo pensiero va ai nostri tifosi. A chi, in casa e in trasferta, ha continuato a sostenere questi colori con passione e appartenenza. Deluderli è ciò che fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere.
Sappiamo che le parole non colmano la distanza con le aspettative, ma rappresentano il primo passo verso un impegno rinnovato.
L’U.C. Sampdoria ha una storia e un’identità che la proprietà, la dirigenza e la squadra sono chiamati a rispettare e a proteggere.
Ora è tempo di riflettere con lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora maggiore determinazione per restituire al club la dignità che merita.
Rialzarsi non sarà semplice. Ma è l’unica direzione possibile. Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e a ogni persona che ama questa maglia".