L'allenatore del Leganès: "Inserimenti in contropiede e mai lasciare solo Pedri. Così si batte il Barcellona"
Tra le ultime partite che il Barcellona ha giocato in Liga, c'è stata quella in casa del Leganès, battuto 1-0 un paio di settimane fa grazie a un autogol di Jorge Sàenz. Risultato non del tutto veritiero, perché il Barça ha calciato di più in porta ma le grandi occasioni da gol sono state più o meno le stesse. La squadra dell'allenatore 40enne Borja Jiménez - penultima in Liga - se l'è giocata fino alla fine avendo diverse occasioni per pareggiare, senza però mai riuscire a trovare la rete decisiva. Intervistato da La Gazzetta dello Sport nel giorno dell'andata della semifinale di Champions League tra Barcellona e Inter, il tecnico spagnolo ha spiegato cosa deve fare Inzaghi per provare a battere gli avversari.
"OCCHIO AL FUORIGIOCO" - "Bisogna considerare che quest'anno è diventata una squadra più verticale, per superarlo sa si deve difendere tanto spazio perché loro ti obbligano a farlo con movimenti di rottura costanti che allargano il campo ma così si ha anche la possibilità di correre dietro la loro difesa. Noi in casa abbiamo avuto almeno 6/7 chiare occasioni da gol. La squadra di Flick ha una lina difensiva coordinata che non ti permette di entrare con gli attaccanti perché finiscono quasi sempre in fuorigioco; l'Inter dovrà lavorare sugli inserimenti delle seconde linee con giocatori che abbiano metri per evitare l'offside".
"ATTACCARE GLI SPAZI" - "L'aggressività del Barcellona mi ricorda quella delle squadre di Sacchi. Ai miei giocatori dicevo di fare massimo un passaggio corto e cercare subito la profondità, perché ogni tocco in più loro vengono avanti e ti asfissiano aumentando gli uomini. L'Inter dovrà sfruttare i palleggiatori e i giocatori che sanno andare in profondità come Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu, anche perché Inigo Martinez non è velocissimo e i loro difensori spesso sono altissimi. Bisogna farli correre all'indietro".
"CONSIGLIO IL BLOCCO BASSO" - "Il Barça parte per vie centrali per poi allargarsi cercando triangolazioni, noi abbiamo fatto di tutto per tenerli sulle fasce chiudendo loro ogni linea di passaggio interno spingendoli a crossare, perché così perdono molto del loro potenziale. Consiglio un blocco basso, loro hanno difficoltà a calciare in porta e tu puoi trovare spazio in contropiede; se fai volume togliendo spazio, loro lo devono cercare aumentando il rischio di perdere il possesso. Il Dortmund, per esempio, nel primo tempo in Spagna aveva difeso alto e questo è quello che vuole Flick, perché così può sfruttare meglio gli spazi".
"MAI LASCIARE SOLO PEDRI" - "Un'ultima cosa: Pedri non va mai lasciato libero, è il giocatore che fa muovere tutti gli altri. In coppia con Olmo è devastante perché quest'ultimo, tra l'altro, sa posizionarsi molto bene in attesa della palla. Se Flick si aspetta un'Inter con il blocco basso schiererà l'ex Lipsia, altrimenti potrebbe òpuntare su Fermin".
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