Lazio, non solo Rovella: anche su Guendouzi c'è l'ombra della clausola rescissoria
Col mercato bloccato, le clausole rescissiorie si tramutano in un boomerang per la Lazio. La società biancoceleste infatti, non potendo fare acquisti, non intende vendere i propri pezzi migliori della rosa, che poi non potrebbe sostituire. Ma su alcuni giocatori la volontà del club può arrivare solo fino a un certo punto: quello indicato dalla cifra per la risoluzione del contratto. Se qualcuno la pagasse, ci sarebbe poco da fare per il club capitolino. Il caso di Rovella è emblematico. Corteggiato dall'Inter, come eventuale sostituto di Calhanoglu, con 50 milioni può liberarsi senza che la Lazio possa fare nulla per impedirlo. La stessa cifra però è prevista anche per un altro pezzo grosso della squadra, sempre a centrocampo peraltro.
Si tratta di Matteo Guendouzi, anche lui con un clausola rescissoria da 50 milioni che non fa stare affatto tranquillo Sarri. Poi ci sarebbero pure quelle per Dia e per Noslin (rispettivamente 50 e 70 milioni), ma per il tecnico toscano è l'ex OM e Arsenal, anche più di Rovella, l'unico elemento davvero imprescindibile della squadra. Il tecnico della Lazio si augura che entrambi resistano alle lusinghe, che nel caso di Guendouzi arrivano per lo più dalla Premier League, visto che comunque, clausole o meno, a contare è anche la volontà dei singoli per concretizzare effettivamente il trasferimento. E quando si è sparsa la voce che sarebbe tornato Sarri, proprio Guendouzi era stato uno dei più entusiasti. L'intesa con il mister è la principale speranza a cui si appigliano i tifosi in questa estate problematica per i colori biancocelesti.