Lazio, Sarri: "Da tanto questa squadra cerca il salto di qualità e non lo trova mai"
Su Sky è andata in onda oggi l'intervista realizzata con Sarri la settimana scorsa, dopo la due giorni di clinic tenuta dal tecnico toscano. Il neo-allenatore della Lazio si è soffertato su diversi aspetti della sua filosofia di gioco e sulle sue idee di calcio. Alla domanda su come definire il sarrismo, ha risposto così: “È un calcio che punta molto su grandi livelli di organizzazione, su una squadra corta e compatta. In fase offensiva mi piace avere il predominio del gioco, ma non sempre alleno squadre che hanno questa caratteristica. Noi allenatori dobbiamo avere un’idea di calcio, ma anche essere a disposizione nell'esaltare le qualità dei giocatori che abbiamo, altrimenti rischiamo di tirare di fuori i difetti e mascherare i pregi”.
RISULTATI E SPOGLIATOIO- Sarri però su alcuni punti fermi non transige. Nel calcio secondo lui non esiste solo il risultato: "Non sono d'accordo con l'esaltazione della vittoria, ci sono cose che si ricordano molto di più”. E sulla gestione dello spogliatoio aggiunge: "Se hai grandi livelli di personalità, puoi arrivare inevitabilmente a qualche scontro di troppo. Che da parte mia finisce lì, da parte di qualcun altro no e quindi la paghi”.
RITORNO ALLA LAZIO - Sul ritorno alla Lazio, Sarri ha spiegato ancora una volta che si è trattata di una scelta di cuore:“Son tornato alla Lazio perché è un ambiente a cui voglio bene. A tutti: magazzinieri, fisioterapisti, cuochi e camerieri. È un ambiente dal quale mi sono sentito apprezzato, mi hanno voluto bene e quindi ci torno volentieri anche per questo motivo. Non c'è tanta logica materiale nella mia scelta, perché io alla Lazio sono arrivato secondo e le possibilità di fare meglio sono bassissime, quindi avrei potuto prendere altre decisioni, però il cuore m'ha detto di tornare lì”. Nessuno però deve pensare che il tecnico toscano abbia la bacchetta magica per risolvere i problemi di casa biancoceleste. Le aspettative di tutti dovranno essere commisurate alla situazione in cui attualmente si trova a lavorare: "Il mio è un ritorno d'affetto nei confronti di tutti, tifoseria compresa. Si possono aspettare che faccia il mio lavoro con amore. Ma a livello di risultati non lo so. Sono tanti anni che la Lazio cerca il salto di qualità e sono tanti anni non riesce a fare quello definitivo. Vuol dire che qualche problematica c'è. Ma mi sembra che il calcio italiano le abbia in tante situazioni, quindi le affronteremo, sperando sia il ciclo buono per fare il salto”.
LAZIALITA' - A Sarri la Lazio è rimasta dentro al cuore in particolare per un fattore ambientale. “Per tanti anni - ha spiegato il Comandante - ho visto la Lazio da fuori e non avrei mai immaginato quello che rappresenta davvero. Solo quando ti trovi dentro questo ambiente, ti rendi conto cosa vuol dire la ‘lazialità’. È roba forte. Il 90% dei laziali è gente che ha la Lazio nell'anima proprio… Al limite della follia”.