Lazio, serata di gala per i 25 anni del secondo scudetto. Lotito: "Facciamo tesoro delle esperienze del passato"
Ultimo atto dei festeggiamenti per i 25 anni del secondo scudetto per la Lazio. A Roma, presso Casina di Macchina Madama, non lontanto dallo Stadio Olimpico, i Campioni d'Italia del 2000, la Lazio di oggi e tanti ospiti d'eccezione si sono ritrovati a cena per celebrare l'anniversario di quella storica vittoria. Da Couto a Salas, da Ballotta e Marchegiani a Gottardi, Marcolin, Negro e Favalli, a distanza di anni, con il ricordo anche di Mihajlovic e Eriksson, la squadra che vinse tutto alla fine degli anni '90 si è ricomposta a tavola, insieme ai protagonisti attuali, con il presidente Lotito in testa e alcuni dei giocatori di oggi. Presenti Zaccagni, Provedel, Provstgaard, Patric e Pellegrini, insieme al mister Marco Baroni.
PAROLE DEI PROTAGONISTI - A margine della serata alcuni dei partecipanti si sono intrattenuti ai microfoni dei cronisti presenti per rilasciare alcune dichiarazioni. "Sono stati i migliori anni della mia carriera -il pensiero di Marcelo Salas - un periodo meraviglioso; per me è sempre un piacere tornare a Roma". Fernando Couto gli ha fatto eco, ricordando anche il compianto mister Sven Goran Eriksson: "È stato molto importante per tutti noi e per la città . Con lui abbiamo vinto tanto, è stato un grande allenatore e non solo per noi, anche per la sua gente. Non è bello per noi che non sia qui stasera, come lui anche Mihajlovic che mi ha aiutato tanto quando sono arrivato. Sappiamo che saranno con noi sicuramente e dobbiamo gioire sempre". Anche Marco Baroni, attuale tecnico del club, dal palco allestito in sala per l'occasione, ha rivolto il suo pensiero all'ex allenatore biancoceleste: "Un allenatore straordinario, un uomo innovativo, che è stato un precursore di calcio, di idee, di gestione. Oggi siamo qui a celebrare una vittoria: le parole parlano da sole e, spesso, continuano a parlare nel tempo. Avete lasciato un seme, che sentiamo ancora oggi. È questa, credo, sia la cosa più importante. Di Eriksson ho amato il coraggio di affrontare le partite a braccia aperte, di creare valore intorno a sé, di dare entusiasmo. E io ho avuto il privilegio di assaporarlo da assaporarlo. Questa è una delle cose che mi porto dentro".
LOTITO - Al suo arrivo, prima di entrare in sala, anche Lotito ha risposto ad alcune domande: "Non c'è futuro se non si ricorda il passato. Dobbiamo far tesoro delle esperienze pregresse e rivendicarle con orgoglio. Per quello scudetto e quei risultati, va dato grande merito a chi mi ha preceduto, sebbene in altri tempi e con apporti economici diversi da parte delle proprietà , mentre oggi le cose sono cambiate prima di tutto a livello normativo". Sulla corsa Champions che vede coinvolta la Lazio di oggi ha aggiunto: "Sarebbe il coronamento di una stagione e degli sforzi fatti da tutti, dall'allenatore alla società . Siamo convinti che attraverso l'organizzazione e lo spirito di gruppo si possano raggiungere risultati importanti". Il presidente ha fatto un rapido passaggio anche sul futuro di Baroni: "Ha un contratto pluriennale, quando l’ho portato sono stati fatti i cortei in cui si pensava che saremmo dovuti retrocedere. Ecco perché io dico che il calcio è per pochi e il pallone è per tuttiâ€. Poi ha concluso: "Dobbiamo proseguire su questa linea, con la Lazio che si è sempre attestata in Europa. Potrà anche non essere la Champions, ma non è questo che conta. La nostra è un’organizzazione che lavora con il cuore, con il coinvolgimento emotivo dei tifosi e che sente la responsabilità di restituire l’amore".