Milan, Leao: "Vestire questa maglia è un sogno. Ibrahimovic e Ronaldo i più grandi con cui ho giocato"
Rafa Leao è stato il protagonista di una lunga intervista per la rivista L'Officiel. L'esterno del Milan si è raccontato, spaziando dalle sue orgini, alla musica, fino ad arrivare alla sua esperienza in rossonero: "E' un sogno vestire questa maglia".
ORIGINI - "Sono nato e cresciuto in un quartiere difficilissimo, in una parte di Lisbona dove c’è gente con tante difficoltà. Ho sempre vissuto accanto a persone umili, ma nonostante tutto, da lì è arrivata sempre un’energia positiva. Anche in mezzo a quella realtà, e forse proprio perché l’ho vissuta, ho imparato che si può arrivare ovunque".
FAMIGLIA - "E' stata ed è fondamentale per me. Mi è sempre rimasta accanto nei momenti più difficili, e per questo non smetterò mai di ringraziarla. Ho fatto sacrifici, ma credo come in tutti i lavori. Mio padre e mia madre mi hanno insegnato che per fare grandi cose bisogna fare sacrifici altrettanto grandi"
PASSIONE - "Talento o volontà? All'inizio c'è stato più talento. Poi arriva il punto in cui il talento non basta più, serve altro. Serve davvero tanto lavoro per arrivare a certi livelli. La prima volta che ho giocato? Non ricordo, il calcio è sempre stato nella mia vita".
MILAN E IBRA - "Il calciatore più grande con cui ho giocato? Ibrahimović e Cristiano Ronaldo.Ho sempre seguito il Milan, anche prima di entrare in squadra. È uno dei club più importanti al mondo, vestire questa maglia è un sogno. Non saprei dirti se sono un fuoriclasse o no. Ho 25 anni e mi trovo nel pieno della mia carriera. So che molti bambini mi guardano come un esempio, e questo per me è meglio di definirmi un fuoriclasse".
MUSICA - "Esprime le cose che ho passato. Il calcio è la gioia di vivere quello che ho sempre sognato. L'amore per la musica è nato da mio padre e mio zio, che faceva il DJ. Ho iniziato seriamente a 19 anni in Francia quando giocavo al Lille. Quando giocavo in Portogallo ero vicino a casa, lì mi sono ritrovato da solo. E la musica è diventata una buona compagnia. Il calcio è gioia, la musica emozione".
PAPA' RAFA -"E' stato un misto di emozioni. Sono diventato padre in un buon momento della mia vita. I figli sono un motivo per fare di più e dare maggiore valore al tempo".
RITIRO - "A che età? Non lo so, voglio giocare il più a lungo possibile. Quando smetterò vorrei passare più tempo possibile con la mia famiglia e vivere in modo tranquillo. Al me stesso bambino direi di sognare. Puoi arrivare dovunque tu voglia, basta lavorare. Tienti stretti i tuoi genitori e non smettere mai di credere".