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Emanuele Tramacere30 apr 2025, 21:04
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:19

Nottingham Forest, Marinakis e il problema multiproprietà: "diluito" il suo impegno nel club per un posto in Europa

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La sorpresa, ma neanche poi più di tanto, di questa stagione di Premier League si può tranquillamente chiamare Nottingham Forest. Il club allenato da Nuno Espirito Santo sta completando una stagione da sogno grazie a un calcio molto semplice, fatto di poco possesso palla e tante ripartenze e con la rigenerazione di giocatori come Nico Dominguez, Gibss-White, Hudson-Odoi e Milenkovic. Una stagione che, salvo sorprese, riporterà i Tricky Trees in una competizione europea che, con una partita da recuperare, potrebbe essere quella Champions League che già due volte fu vinta nella storia del club.

MULTIPROPRIETA' - Il ritorno in Europa avrebbe scatenato un problema però enorme per la proprietà del club, attualmente nelle mani del magnate greco Evangelos Marinakis. Il condizionale passato è d'obbligo perché qualcosa in realtà è già stato fatto, ma ci torneremo più avanti. Marinakis, infatti, è proprietario e principale azionista anche di altri due club, il Rio Ave in Portogallo e soprattutto dell'Olympiakos in Grecia, già sicuro campione e quindi già qualificato in Champions League per la prossima stagione. 

LE REGOLE UEFA - Ecco, qui entra in gioco la Uefa che, nelle sue regole, ha chiarito già in passato che non può esistere, all'interno della stessa competizione, un club che abbia la stessa proprietà di un altro. Non può in sostanza esserci un potenziale conflitto di interessi.

I CASI LIPSIA-SALISBURGO E MILAN-TOLOSA - In passato Lipsia e Salisburgo hanno dovuto eliminare la nomenclatura Red Bull e certificare che i due cda fossero totalmente indipendenti, ma il caso riguardò anche Milan e Tolosa con il fondo RedBird che fece uscire dal cda del club francese i propri consiglieri per distinguere le due società. E a questo si devono aggiungere ulteriori postille:

  • I club non faranno operazioni di mercato tra di loro, sia a titolo definitivo che temporaneo fino a settembre 2024
  • I club non faranno accordi tecnici, commerciali o di cooperazione comune
  • I club non useranno scouting o database comuni

IL TRUST - Marinakis, proprio in quest'ottica e per portarsi avanti, così come confermato dalla BBC, ha scelto di "diluire" il proprio impegno nel Nottingham Forest uscendo nominalmente dal ruolo di proprietario del club.Le sue azioni sono state infatti collocate in un "trust" a lui esterno che, quindi, non lo fa più nominalmente rientrare nell'organigramma societario. Questo escamotage, unito alle 3 regole già citate sopra, dovrebbe bastare alla Uefa per far sì che il Forest possa eventualmente iscriversi in Champions League insieme all'Olympiacos.

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