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CALCIOMERCATO24 giu 2025, 22:00
Ultimi aggiornamenti: 07 lug 2025, 11:16

Perché la Juventus si accontenta di 23 milioni per Weah e Mbangula: cosa c'è dietro la cessione

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"Non si vendono i migliori",  questo il messaggio chiaro che Igor Tudor aveva mandato nell'ultima conferenza stampa. Un'idea che va di pari passo con quella della proprietà, che a partire da Kenan Yildiz, ma non solo, ha intenzione di blindare i giocatori più  importanti della rosa. Tutti sulla stessa linea insomma, ma qualcuno comunque la Juventus dovrà cedere.

I primi indiziati a salutare Torino sono Timoty Weah e Samuel Mbangula. La Juventus è in trattativa con il Nottingham Forest e tra i club c'è già una base d'intesa per quanto riguarda le cifre dell'operazione, che si aggirano sui 23 milioni. Adesso toccherà ai giocatori prendere una decisione e accettare o no la destinazione. Due cessioni che non smentirebbero di certo le recenti parole del tecnico croato.

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PERCHE' 23 MILIONI? - La riflessione che in molti stanno facendo nell'ambiente bianconero (e in particolare i tifosi) riguarda non tanto le cessioni in sé ma la cifra per cui la Juventus è disposta a lasciare partire Weah e Mbangula, ritenuta da molti troppo bassa. Perché il club bianconero è pronto a cederli per soli 23 milioni? 

Non solo Weah e Mbangula non sono tra i "migliori" della Juventus, o per definirli in maniera diversi, i big della rosa, ma non rientrano neanche nelle idee di Tudor per la prossima stagione. Prevale quindi prima di tutto l'aspetto tecnico. Con l'allenatore infatti, il giovane belga non ha praticamente mai giocato, disputando solo quattro minuti in questi mesi. Il cambio di guida tecnica ha avuto un effetto negativo per Mbangula, esploso calcisticamente sotto la gestione di Thiago Motta. Per caratteristiche, il classe 2004 non è il giocatore offensivo che Tudor ama schierare, agendo principalmente sulla fascia.

Non è così marginale Weah ma comunque l'esterno statunitense è dietro nelle gerarchie, scavalcato nel finale di campionato e soprattutto ora al Mondiale per Club da Alberto Costa dopo che con Thiago Motta, Timothy era di fatto diventato il terzino titolare della squadra, sempre titolare nelle sette gare prima dell'esonero del tecnico.

Il campo è quindi un motivo più che valido per cui il club bianconero è disposto a cedere i due giocatori, anche per una cifra non particolarmente elevata. Se c'è da fare qualche "sconto", la Juve li fa per coloro su cui l'allenatore non punta. Non basta però questo ragionamento per spiegare tutta la situazione. E' necessario infatti considerare anche le tempistiche di questa doppia operazione, che se avrà il via libera anche dei due giocatori potrebbe chiudersi in tempi piuttosto rapidi, magari già entro il 30 giugno, mettendo così i ricavi nel bilancio che si chiuderà tra pochi giorni.

Ma anche perché per la Juve adesso arriverà il momento di iniziare concretamente a muoversi in entrata,  dopo che in queste settimane la priorità era stata confermare Conceicao e Kolo Muani al Mondiale per Club. Non sarà un mercato rivoluzionario, come ha spiegato Damien Comolli nel giorno della presentazione ma comunque la Juve sarà protagonista e poter agire avendo subito qualche ricavo in più permetterà alla dirigenza di andare con più forza sugli obiettivi principali.

Per ultimo, non si può non considerare la cifra spesa dalla Juventus per Weah e Mbangula. L'ex Lille è arrivato in bianconero per 11 milioni di euro mentre meno di mezzo milione è servito per ingaggiare Mbangula dall'Anderlecht . Il loro addio, se confermato, genererà quindi comunque una plusvalenza. Tutti motivi che portano il club ad accontentarsi di 23 milioni, oggettivamente non tanti per due giocatori ancora giovani, in particolare Mbangula, e che già hanno dimostrato di poter stare in certi palcoscenici. 

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