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Emanuele Tramacere31 mag 2025, 15:00
Ultimi aggiornamenti: 07 lug 2025, 11:17

PSG-Inter, sfida a bilancio: cartellini, sponsor, liquidità e passivo. Stanno meglio i nerazzurri, ma un fattore pesa sui conti

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L'Inter e il Paris Saint Germain si sfideranno questa sera a partire dalle 21 all'Allianz Arena di Monaco di Baviera per la finalissima della Champions League 2024/25. L'ultimo atto di una competizione che, al netto di come finirà, è già definibile la più ricca di sempre e che ha giustamente portato i bilanci dei due club a sorridere oltre ogni aspettativa. Il paragone fra i due bilanci, osservato con uno sguarda superficiale, potrebbe sembrare da Davide contro Golia, con i nerazzurri - almeno a livello economico - vittime sacrificali dei parigini. Eppure, addentrandoci fra le pieghe del bilancio, il quadro che si presenta non mostra una distanza così netta, anzi, il trend è in netta contrapposizione.

IL DOPPIO NELL'ATTIVO - Va detto e sottolineato che i due club adottano politiche di trasparenza opposte con l'Inter che rende disponibili tutti i dati e il PSG, invece, che dà dati piuttosto sommari e poco dettagliati. Il paragone, analizzando i bilanci 2023/24 (gli ultimi ufficiali e completi) è comunque possibile. L'attivo di bilancio, che comprende anche i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori vede i parigini arrivare a quota 1,4 miliardi mentre l'Inter si ferma a 740 milioni, praticamente la metà.

PROPRIETA' IMMOBILIARI - A fare la differenza sono due voci, la prima è quella relativa a Terreni e Fabbricati con l'Inter che può contare su un valore di circa soli 26 milioni di euro e il PSG che invece conta su un valore materiale dei terreni di circa 454 milioni di euro. Entrambi i club, va sottolineato, sono in affitto nei rispettivi stadi di San Siro e del Parco dei Principi.

VALORE DEI CARTELLINI - L'altra voce è invece quella relativa al valore dei cartellini con la voce "diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori" che vede la rosa dell'Inter portare circa 154 milioni di euro di valore, mentre quella del PSG arriva addirittura a 464 milioni di euro (ma c'era ancora Mbappé in rosa).

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LIQUIDITÀ IN FAVORE DELL'INTER - C'è un dato che è nettamente in favore dei nerazzurri nell'attività dei conti e non è da sottovalutare dato che riguarda la liquidità di cassa per la gestione ordinaria. L'Inter può contare su circa 115 milioni di euro di fondo, mentre il PSG si ferma a "soli" 36,1 milioni di euro.

SPONSOR - Un'altra differenza è legata alle sponsorizzazioni con l'Inter che incassa circa 88 milioni di euro da ricavdi da sponsorizzazioni e pubblicità, mentre il PSG arriva addirittura a circa 381 milioni di euro. Va detto e precisato che molte di queste entrate arrivano da giri interni alle aziende della proprietà e l'esempio lampante di questa differenza è lo sponsor di maglia con Qatar Airways che garantisce 67 milioni di euro annui al PSG, mentre l'Inter incassa circa 30 milioni da Betsson.sport.

PASSIVO PIÙ ALTO A PARIGI - Il passivo dello stato patrimoniale è ciò che più distingue la gestione dei due club. Il dato secco vede il PSG arrivare ad un passivo di 1 miliardo e 257 milioni di euro mentre l'Inter si ferma a circa 839 milioni di euro. Sommandolo all'attivo il passivo netto vede il club nerazzurro chiudere il bilancio in perdita per circa 90 milioni di euro, dato comunque costantemente in calo negli ultimi anni, al contrario di quanto avviene in casa PSG in cui l'attivo si sta sempre più riducendo.

IL FATTORE CHE PENALIZZA L'INTER - C'è sempre un però e un distinguo da fare perché da un lato il club parigino evita il passivo anche grazie a 230 milioni di equity e 200 milioni di prestito soci. In sostanza è la proprietà che entra nei conti. L'Interinvece ha iniziato un percorso di risanamento importantissimo sui conti pesa l'indebitamento da 800 milioni fra prestiti, bond e debiti tributari che limita l'operatività.

L'INTER HA UN BILANCIO PIÙ SANO - I dati, sostanzialmente, certificano che Davide dovrà davvero affrontare Golia a livello di conti, ma dovrà farlo non per l'abilità dei suoi manager, bensì per la capacità di Al. Khelaifi di aprire il portafoglio. Andrea Sartori, Ceo di Football Benchmark, ha confermato come: "Lo stesso Psg ha dovuto rivedere il proprio modo di operare. L'Inter già in regola? Assolutamente, e infatti ha un bilancio molto più sano. Peraltro, a livello percentuale, è tra i club europei cresciuti di più: questo dimostra l'ottimo lavoro fatto, specie dalla componente sportiva nel player trading, coniugando dati economici a risultati sportivi".

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