Salernitatana, l'ad Milan: "La legge insegna che bisognava giocare il playout con il Frosinone"
Ieri la giornata più triste per i tifosi della Salernitana, il ricordo di quanto accadde 26 anni fa dopo la trasferta di Piacenza. Maurizio Milan, amministratore delegato del club campano, si è recato al cimitero per onorare la memoria di Enzo, Ciro e Peppe e incontrare le famiglie dei ragazzi, come riferisce Tuttosalernitana.com, con il commovente abbraccio con la signora Lioi e le lacrime agli occhi, a testimonianza di una sincera e sentita partecipazione.
Il ricordo, ma anche l'occasione per tornare a parlare delle vicende che hanno colpito la Serie B e i playout: le dichiarazioni.
IL RICORDO - "Oggi è un giorno di dolore perché il ricordo di questi ragazzi è ancora vivo nel cuore di tutti quanti noi e della nostra società. Sono passati 26 anni, ma hanno lasciato in eredità un grande insegnamento. Ci aiutano a ricordare costantemente cosa significhi la Salernitana per i salernitani, per questo mi sono permesso di fare un appello affinché la tifoseria sia sempre al nostro fianco. Ci auguriamo che, negli spareggi, la curva sia lì a sostenerci come sempre", riporta Tuttosalernitana.com.
PLAYOUT - "Siamo in attesa della decisione della Lega e della FIGC, prevista tra lunedì e giovedì. Abbiamo ribadito nell'assemblea di ieri che l'iter playout sia stato inopportuno, quel comunicato della Lega è stato emesso sulla presunzione di un reato. Se dobbiamo giocarli li giocheremo, la squadra si sta allenando in questi giorni e la presenza al loro fianco del presidente Iervolino fa capire quanto siamo attenti. Abbiamo un programma pronto, vedo massimo impegno e aspettiamo soltanto di capire quando e contro chi. Poi ci saranno le sedi opportune per approfondire tanti aspetti, c'è un procedimento di rinvio che riteniamo ingiusto. Giurisprudenza insegna che bisognava giocare lunedì scorso contro il Frosinone".