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Redazione Calciomercato14 mag 2025, 01:26
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:27

Sampdoria contestata dai suoi tifosi: la Polizia scorta il rientro negli spogliatoi, cori contro i giocatori

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Il clima attorno alla Sampdoria passa dal cupo all'incandescente nello spazio di pochi minuti. Al termine della partita pareggiata per 0-0 con la Juve Stabia, che ha sancito il terzultimo posto in classifica e la prima clamorosa retrocessione in Serie C della formazione blucerchiata, i tifosi sistemati nel settore ospiti dello stadio “Romeo Menti” hanno immediatamente iniziato una contestazione che, anche nelle prossime ore, si preannuncia molto pesante.

Diversi calciatori hanno terminato il match distrutti dalla fatica e dalla delusione, alcuni di loro a terra ed in lacrime, raggiunti dai componenti dello staff tecnico capeggiato dall'allenatore Alberico Evani, mentre il vice Attilio Lombardo – peraltro anche grande ex giocatore della Samp del passato – si è recato sotto il settore ospiti per avere un confronto coi tifosi. Successivamente, mentre la squadra si apprestava a raggiungere il tunnel che portava agli spogliatoi, un cordone di polizia si è adoperato affinché il tutto avvenisse nelle condizioni di massima sicurezza. Qualche sostenitore particolarmente agitato avrebbe provato, invano, a scavalcare le barriere e a sfondare i cancelli per avere un confronto ancora più ravvicinato coi calciatori, senza riuscirci. A completare il quadro il classico repertorio di cori indirizzati alla squadra a mo' di contestazione.

La curiosità e la preoccupazione si spostano ora sul clima che attenderà la squadra di rientro a Genova, considerando che nel corso di questa stagione non sono mancati momenti di fortissima tensione. L'episodio più eclatante è quello dello scorso 30 marzo quando, dopo la sconfitta per 0-3 per mano del Frosinone, la macchina del presidente Manfredi fu bersaglio del lancio di oggetti e sassi da parte di alcuni esagitati, o agli inizi di aprile quando il gruppo squadra della Sampdoria fu costretto a recarsi in ritiro in una località segreta e lontana dal centro sportivo di Bogliasco per scongiurare il rischio di un contatto con gli ultras.

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