Pubblicità
Pubblicità
massimo donati verona 2014 ditoGetty Images
Lorenzo Montaldo06 lug 2025, 11:08
Ultimi aggiornamenti: 06 lug 2025, 12:14

Sampdoria, Donati supera Lombardo grazie ad un algoritmo. Mancini scavalcato da Walker?

Pubblicità

La Sampdoria, dopo aver conquistato la salvezza sul campo, si trova ora in una situazione paradossale e tutt’altro che serena. Mentre si susseguono le voci su una proprietà impegnata in un severo taglio dei costi per garantire la sostenibilità del club, sul fronte sportivo regna ancora l’incertezza. Matteo Manfredi, presidente blucerchiato, non ha ancora sciolto il nodo dell’allenatore. Aveva fissato questa settimana come termine per l’annuncio, ma salvo sorprese nelle prossime ore, tutto sembra destinato a slittare alla prossima.

Nei giorni scorsi sembrava cosa fatta con Attilio Lombardo, figura simbolo della Sampdoria e apprezzato per il lavoro svolto nel finale di stagione insieme a Evani. Poi è emersa con forza la candidatura di Massimo Donati, ex centrocampista con esperienze da tecnico in Serie C e in Grecia, che ha sorpreso molti per il tempismo e per la totale mancanza di segnali in precedenza. Donati non è malvisto dalla tifoseria, ma l'accantonamento prima di Evani e poi anche di Lombardo ha lasciato più di un malumore. Una parte del tifo si chiede quale sia la logica dietro certe scelte, soprattutto dopo un anno pieno di errori tecnici e gestionali.

Secondo quanto emerso, la selezione di Donati sarebbe legata anche ad un algoritmo già utilizzato lo scorso anno dalla società per alcune scelte, un sistema che aveva portato ad alcune decisioni discutibili e con esiti chiaramente fallimentari. Ma c’è di più. Secondo quanto riportato da La Repubblica, dietro la scelta di Donati ci sarebbe un retroscena clamoroso: il vero artefice della candidatura sarebbe Nathan Walker, uomo di fiducia di Joseph Tey. Walker è stato visto spesso a Bogliasco negli ultimi mesi, in particolare nelle settimane precedenti alla trasferta di Castellammare, e avrebbe avuto un ruolo attivo nel processo decisionale. Sarebbe stato lui a scavalcare di fatto il direttore sportivo Andrea Mancini, che avrebbe invece confermato senza dubbi la fiducia a Lombardo. Manfredi, stretto tra esigenze economiche, pressioni interne e lo scontento della piazza, starebbe ora tentando una mediazione per trovare una soluzione che possa tenere insieme sostenibilità e identità tecnica.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità