Sampdoria, Mancini cita Mantovani: "Finché i tifosi canteranno non ci saranno problemi per il futuro"
Notte fonda per la Sampdoria. A poche ore dalla prima retrocessione in Serie C della storia del club, l'ex capitano Roberto Mancini ha voluto commentare così il punto più basso della squadra che aveva portato alla vittoria dello Scudetto. L'ex ct è molto vicino all'attuale proprietà e alla gestione tecnica ma non ha un vero e proprio ruolo formale, contrariamente a quanto sembrava qualche settimana fa dopo l'arrivo in panchina di Evani e Lombardo.
"Finché i tifosi della Samp canteranno non ci saranno problemi per il futuro. Pres. Paolo Mantovani": queste le parole condivise in una Instagram stories pubblicata sul proprio profilo personale da Roberto Mancini. A corredo della frase anche un video della tifoseria blucerchiata e del compianto presidente.
Presente all'Olimpico per la finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, l'ex ct ha poi aggiunto: "La retrocessione è un grande dispiacere, la Samp merita ben altri palcoscenici. Ma allo stesso tempo penso che la Samp sia più di una squadra, giocare in B o in C non ha importanza perché appunto è qualcosa di più".
IL COMUNICATO - La proprietà aveva pubblicato una nota dopo quasi un'intera giornata senza comunicazioni. Ecco cosa diceva il club. "La retrocessione maturata ieri rappresenta uno dei momenti più dolorosi e significativi nella storia dell’U.C. Sampdoria. Un epilogo amaro che impone un’assunzione di responsabilità piena, collettiva e non differibile. Nel corso della stagione la proprietà ha sostenuto il progetto con investimenti significativi tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnico, puntando in ogni ambito su professionisti di primo livello, con l’ambizione di riportare la Sampdoria ai vertici. Questo, tuttavia, non è bastato. La stagione è stata segnata da scelte non all’altezza, da errori e da dinamiche che non siamo riusciti a correggere in tempo utile. Il primo pensiero va ai nostri tifosi. A chi, in casa e in trasferta, ha continuato a sostenere questi colori con passione e appartenenza. Deluderli è ciò che fa più male. A loro vanno le nostre scuse più sincere. Sappiamo che le parole non colmano la distanza con le aspettative, ma rappresentano il primo passo verso un impegno rinnovato. L’U.C. Sampdoria ha una storia e un’identità che la proprietà, la dirigenza e la squadra sono chiamati a rispettare e a proteggere. Ora è tempo di riflettere con lucidità, di riorganizzarsi con rigore e di lavorare con ancora maggiore determinazione per restituire al club la dignità che merita. Rialzarsi non sarà semplice. Ma è l’unica direzione possibile. Lo dobbiamo alla nostra storia, alla nostra città e a ogni persona che ama questa maglia".