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CALCIOMERCATO30 giu 2025, 10:24
Ultimi aggiornamenti: 30 giu 2025, 10:25

Sampdoria, Mancini deve tagliare 14 milioni di stipendi: riunione con i procuratori

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La Sampdoria prosegue il proprio percorso di ristrutturazione finanziaria con un obiettivo chiaro: riportare il monte ingaggi entro i 9 milioni di euro previsti dal salary cap della Serie B. Dopo una prima fase di sfoltimento della rosa, da domani il numero dei tesserati passerà da 53 a 34, perché i contratti vengono stipulati con scadenza 30 giugno. Ciò permetterà al monte stipendi di scendere dagli iniziali 23 milioni di giugno 2024 agli attuali 15. Un taglio netto di 8 milioni, ma ancora insufficiente. Il totale richiesto a Mancini sarà complessivamente di 14 milioni di euro secondo Il Secolo XIX, dopo le scadenze e le ulteriori sforbiciate.

Il direttore sportivo avrà in mano la fase più delicata: operare sulle uscite. La strategia è focalizzata su cessioni mirate e rinegoziazioni contrattuali. In settimana è prevista una riunione generale con gli agenti di tutti i calciatori professionisti sotto contratto, per aprire un tavolo di confronto e ascoltare proposte, idee e soluzioni personalizzate. L’obiettivo è ridurre l’impatto dei contratti più pesanti senza compromettere del tutto la competitività della rosa.

Tra i nomi in cima alla lista dei giocatori da “alleggerire” c’è Massimo Coda, che guadagna 850.000 euro netti a stagione e al momento attende garanzie tecniche prima di prendere una decisione. Stessa situazione per Gennaro Tutino, 800.000 euro netti annui, sul quale si è acceso l’interesse del Bari. Seguono Fabio Depaoli e Estanis Pedrola, entrambi a quota 700.000 euro. Tutti profili che pesano, e molto, nell’equilibrio dei conti. Un aiuto arriverà dalle scadenze contrattuali: si libereranno dai libri paga diversi allenatori legati ancora a vecchie gestioni, tra cui Marco Giampaolo, Andrea Pirlo, Leonardo Semplici e Andrea Sottil. Una zavorra ereditata che sta per essere eliminata.

Il processo di risanamento è iniziato sotto la precedente gestione tecnica con Accardi, che aveva già avviato una prima fase di “pulizia” del monte ingaggi. Due sessioni di mercato impostate sull’autofinanziamento, una delle quali condizionata anche dal blocco del mercato, hanno comunque portato qualche entrata dalle plusvalenze, ma non risultati sportivi dal momento che la Samp ha rischiato la Serie C. Dopo una stagione fallimentare, ora il testimone sembra essere passato a Mancini per completare il lavoro. Da capire con quali orizzonti sportivi, e quali garanzie verranno messe sul piatto di una piazza esasperata, stanca e satura dopo anni di fallimenti.

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