Sassuolo sogna anche con l'Under 17: Acatullo trascinatore, fra De Bruyne e Tonali
Il Sassuolo continua a sognare e, dopo la vittoria del campionato di Serie B che ha riportato i neroverdi in Serie A si concentra sul finale di stagione del proprio settore giovanile dove, in diverse categorie, ci sono grossi traguardi in palio. Chi ha già iniziato le fasi finali del torneo è la formazione Under 17 allenata da Maurizio Neri che, dopo aver chiuso al 4° posto il Girone A dominato dalla Juventus, oggi è alle prese con i playoff di accesso alla fase finale. E dopo aver eliminato Udinese e Genoa la strada va avanti con un punto fermo in mezzo al campo: Cristian Acatullo.
DA UNA VITA A SASSUOLO - Classe 2008, Cristian inizia a giocare presto a calcio trascinato dalla passione del fratello (anche lui calciatore ancora a livello giovanile) e dello zio Ivan Varone, quest'anno all'Ascoli. I primi tre anni di calcio "vero" li fa nella squadra del suo paese, il Terre di Castelli, ma poi passa prestissimo nel settore giovanile del Sassuolo con cui oggi sono arrivati a 9 gli anni di percorso.
MEZZALA ALLA TONALI - Da piccolissimo giocava esterno, ma lentamente si è accentrato in mezzo al campo dove il suo ruolo naturale è diventato quello di mezzala. Bravissimo con i piedi, entrambi, ha una splendida capacità di calcio e un'ottima visione di gioco. Sa alternare precisi lanci lunghi a scatti palla al piede, ma è proprio la gestione dei ritmi il suo punto di forza insieme ad una grande capacità nel battere i calci piazzati. Da qui nascono tanti dei suoi goal e assist e, data la capacità di adattarsi anche da regista e mediano sia in un centrocampo a due che a tre può ricordare un giovanissimo Sandro Tonali.
IDOLI E... LE DEDICHE ALLA NONNA - I suoli idoli sono sempre stati Kevin De Bruyne, che ammira per il ruolo, e Ronaldinho di cui vorrebbe avere la gioia nel dribbling. Ogni partita però, Acatullo la dedica a... sua nonna che purtroppo non c'è più. Lo ha confermato in una recente intervista, ribadendo che la sua scomparsa - "Mi faceva da mamma e da papà" - lo ha segnato molto, più dell'infortunio al menisco che lo ha tenuto fermo a lungo nella passata stagione.
BLINDATO - Gli occhi del mercato lo avevano già inserito fra i talenti più importanti della sua annata grazie alle presenze e prestazioni avute anche con le selezioni giovanili dell'Italia (dall'Under 15 all'Under 17), ma il Sassuolo ha già calato l'asso e lo ha blindato facendogli già firmare il suo primo contratto triennale da professionista. Grosso lo sta seguendo da vicino e non è escluso che presto possa essere aggregato in Prima Squadra. Prima però, c'è un sogno da portare avanti, con la corsa allo Scudetto nazionale Under 17 che non è ancora cominciata.