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CALCIOMERCATO22 giu 2025, 11:30
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:47

Svolta nel calciomercato in Italia: contratti più lunghi fino a 8 anni. Cosa cambia e perché la legge rafforza i club

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Il Decreto legge approvato da Consiglio dei Ministri venerdì 20 giugno è destinato a cambiare il mondo dello sport professionistico in Italia. Tra le varie misure, è stata modificata la durata massima dei contratti che vincolano gli sportivi alle società: dai cinque anni attuali a otto anni. Con implicazioni molto importanti, soprattutto nel calcio, come spiega l'avvocato Mattia Grassani sul Corriere dello Sport.

LA NORMA - Nell'articolo 11 dello schema di Decreto, al punto 4), lettera b), c'è scritto che "all’articolo 26, comma 2, primo periodo [del D. Lgs. n. 36/2021 ndr], la parola «cinque», è sostituita dalla seguente «otto»". La regola, introdotta nel 1981 e poi riformata nel 2021, cambierà dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica, quando il Decreto entrerà in vigore. Una differenza di tre anni che cambierà il modo di fare calciomercato in Italia.

COSA CAMBIA - Con la possibilità di far firmare ai calciatori contratti di 8 anni, le società - scrive Grassani - hanno l'opportunità di trasformare questi rapporti in veri e propri asset sul lungo periodo. Molto più di quanto accade adesso, dove, già dopo due o tre stagioni dalla firma del primo contratto si devono affrontare i discorsi sul rinnovo per evitare situazioni difficili. Con il rischio di perdere il giocatore a parametro zero.

AMMORTAMENTO - Con 8 anni, inoltre, diminuiscono le quote di ammortamento annue e, pertanto, il peso a bilancio del calciatore stesso: possono crescere gli investimenti. Per fare un esempio: se una società spende 40 milioni per un giocatore con un contratto di 8 anni, la quota annua di ammortamento da iscrivere a bilancio è di 5 milioni (si divide il costo del cartellino per la durata del contratto), contro una cifra di 8 milioni in caso di contratto di 5 anni. Per ottenere il costo totale a bilancio bisogna, poi, aggiungere lo stipendio lordo annuo. Ai fini UEFA, tuttavia, come già succede per il Regno Unito, conterà l'ammortamento sui cinque anni. La modifica ha valenza per la contabilità italiana.

ALTRA NOVITA' - Un'altra novità possibile riguarda la possibilità del giocatore riguardo la recessione del proprio contratto. Secondo le norme FIFA, art.17 del regolamento, questa possibilità c'è dopo 2 stagioni in caso di ultraventottenne, altrimenti dopo 3 stagioni. Il cambio deciso dal Consiglio dei Ministri potrebbe portare a un'adeguazione di questa norma da parte della FIFA, che deve tenere conto anche di possibili aperture nelle altre federazioni. Grassani ipotizza un periodo "protetto" allungato da 2 a 4 anni in caso di over 28 e da 3 a 5 in caso di under 28. Ma, per questa modifica, occorre tempo, studio e confronti tra dirigenti e politici sportivi.

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