Pubblicità
Pubblicità
vanoli.sguardo.torino.venezia.2025.jpg
CALCIOMERCATO11 mag 2025, 23:07
Ultimi aggiornamenti: 26 giu 2025, 19:26

Torino, Vanoli: "Goal di Masina? Non capisco perché l'abbia annullato"

Pubblicità

Prima sconfitta in casa per il Torino dopo 9 partite. I granata si sono arresi all'Inter, che ha vinto 2-0 nella gara delle 18:00 della domenica della 36esima giornata di Serie A. Al termine dell'incontro ha parlato a Sky Sport Paolo Vanoli, allenatore dei granata. Qualche polemica per il goal del possibile 1-2 annullato a Masina al 91'.GOAL ANNULLATO - “Abbiamo faticato subito, loro sono una squadra che ha grandissima forza anche senza tanti titolari. Poi abbiamo fatto una gara di coraggio, come avevo chiesto. A volte rischiando, ma è quello che aveva chiesto da qui alla fine. Poi gli sbagli ci possono essere, ma sulla parata di Martinez poi potevamo riaprire la partita. E ci meritavamo il goal annullato, che non si è capito perché. L’ho rivisto, mi sembra che andasse convalidato".

TESTA AL LECCE - "Sapevamo di incontrare una squadra forte. Ora guardiamo alla prossima partita, giochiamo su un campo delicato come Lecce, con una squadra che si gioca qualcosa di importante. Noi dobbiamo essere questi, non guardare in faccia a nessuno e costruire il nostro futuro”.

STAGIONE - È stata una stagione di alti e bassi, per tutto quello che è successo. Siamo partiti forte, quando abbiamo perso Zapata ci sono mancate certezze su cui erano basati i tre anni precedenti. Abbiamo faticato a ritrovare la certezza di andare in gol: da quando abbiamo perso Zapata non si faceva più un cross. Invece ho detto ai ragazzi che si può crossare anche basso… Bisogna anche stressare la difesa avversaria. Cambiando modulo, abbiamo alzato un po’ il baricentro, perché non si poteva continuare su quello che avevamo programmato, e credo che i risultati si siano visti. Abbiamo avuto un lungo periodo che ci ha portato a non lottare per qualcosa in più”.

ZALEWSKI - "Ci ha dato fastidio quel posizionamento, è stato il problema dei primi minuti. Non riuscivamo a trovare il riferimento per pressare alto col terzino. Fatto sta che abbiamo cambiato le scalate. Poi dovevamo essere più aggressivi, se vedete il primo goal di Zalewski l’ha seguito l’uomo sbagliato, Gineitis che doveva essere pronto: secondo me è un errore grave, non gli si può lasciare due metri su una sterzata. L’Inter è una squadra veramente forte, ma quando abbiamo trovato le misure abbiamo fatto qualcosa con coraggio e mi è piaciuto”

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità