Torino, Vanoli: "Mi sarebbe piaciuto Ranieri in Nazionale. Contratto? La società ha opzione per un altro anno"
Alla vigilia dell'ultima partita di campionato contro la Roma, ha parlato in conferenza stampa Paolo Vanoli. L'allenatore del Torino ha presentato la sfida contro i giallorossi, in programma domenica 25 maggio alle 20:45 all'Olimpico Grande Torino. LE CONDIZONI - "Ci arriviamo bene. E' l'ultima settimana, sono contento di aver recuperato Ilkhan e sono felice che venga in panchina. Elmas e Karamoh si sono allenati con il gruppo, mancherà soltanto Njie che ha avuto un attacco influenzale e abbiamo deciso di non forzarlo. Ora mi ha detto il dottore che Tameze ha un po' di febbre. E poi c'è Coco: ha fatto un po' in gruppo e un po' a parte, dobbiamo decidere se convocarlo".
RANIERI - Con lui la Roma. ha fatto qualcosa di straordinario, è una squadra di valore e sappiamo che cosa si gioca. Parliamo non solo di un grande allenatore. Ho ancora in mente il capolavoro in Premier League con una squadra non attrezzata per arrivare dove è arrivata, e poi c'è quello che ha fatto alla Roma. Poi lo valuto come grande uomo. E' una persona eccezionale e di grandi valori: è sempre piacevole parlare con lui di calcio e di valori, mi sarebbe piaciuto sulla panchina della Nazionale per chiudere il suo percorso. Per come gestisce le squadre e per come diventa empatico con i giocatori...A volte la semplicità è la miglior cosa. E chissà, mai dire mai per la Nazionale...Chapeau a Ranieri".
LA STAGIONE - "Avremmo potuto fare di più. Mi è dispiaciuto per il finale, sta nascondendo tante cose che abbiamo fatto bene nella seconda parte. Si può lasciare il finale di campionato con delusione, ma nel lavoro bisogna essere positivi e ottimisti. L'ho detto ai ragazzi. Mi dispiace per questo finale. La perdita di Duvan non rappresenta un alibi, eravamo primi in classifica dopo tanto tempo poi abbiamo perso un giocatore importante e abbiamo fatto valutazioni per uscire da un momento difficile. Mi sono piaciuti i tre mesi di grande continuità trovando la strada, poi il finale di stagione ha un po' buttato via quel periodo. Dobbiamo fare mea culpa, impariamo e guardiamo avanti. Faccia a faccia? A volte sono termini che si usano in spogliatoio. Guardarsi in faccia vuol dire capire perché siamo stati così in queste ultime nove gare così altalenanti. Significa trovare motivazioni per crescere, è questo il significato di guardarsi in faccia. Questo finale lascia amarezza, se domani i tifosi dovessero contestare hanno il diritto di farlo. Noi dobbiamo capire per migliorare"GIUDIZI - "Tanti giocatori potevano fare di più, tanti mi hanno sorpreso. In Milinkovic-Savic vedevo un grande potenziale e lo ha dimostrato con continuità, spero che domani finisca nel migliore dei modi anche se hanno premiato Svilar come miglior portiere: lo meritava Vanja. E poi i giovani mi sono piaciuti, così come mi è dispiaciuto per Njie che si è infortunato e avrebbe potuto maturare ulteriormente: con il cambio di modulo, quel ruolo gli calzava a pennello. Ma nel collettivo si poteva fare di più come continuità". FUTURO - "Io ancora al Torino? Lo ha detto anche il presidente...è stato il mio primo anno in serie A, ho imparato e posso migliorare. Sono convinto che questa esperienza mi arricchisce per essere pronto a commettere meno errori. La società ha l'opzione per un altro anno, l'intenzione è costruire qualcosa. Ma Mourinho diceva che nel 99,9% c'è sempre lo 0,001%...Non guardo il mio contratto, guardo la crescita della squadra. L'obiettivo è migliorarsi continuamente: si sperava di finire meglio, ora guardiamo a cosa fare di meglio".