
Atalanta, Gasperini mischia le carte: la situazione e i possibili scenari
LA SITUAZIONE - Oggi Gasperini, intervistato da Sky Sport a margine del Premio “Miglior allenatore della Serie A” nell’ambito della manifestazione “Inside the sport” a Coverciano, è tornato sulle sue parole e ha detto di prenderle in maniera letterale. “Io non ho mai detto che vado via, ho detto un’altra cosa. Ho detto che non rinnovavo, è una cosa diversa. L’obiettivo è raggiungere la Champions”. Quindi, viene da pensare, se la sua Atalanta raggiungerà il traguardo più ambito, messo a dura prova dalla gara contro il Lecce (1-1), potrebbe decidere di restare fino a scadenza, fino quindi a giugno 2026. Non torna indietro sul mancato rinnovo l'allenatore di Grugliasco, ma mette una deadline precisa. Magari chissà, questa volta per provare davvero a lottare per lo scudetto. Senza bluff.

GLI SCENARI - Questa ipotesi però è difficile che accada, conoscendo la lungimiranza dei Percassi. Mantenere un allenatore sulla panchina per un anno, pur sapendo che a giugno saluterà, non è un loro modus operandi. Una situazione che potrebbe tornargli utile solo se servirà per preparare nel frattempo il terreno a un nuovo corso, a un nuovo ciclo, magari con la speranza che si liberi qualcuno dei nomi sulla lista, da Italiano a Palladino. Altrimenti, a fine maggio le strade si divideranno già. Se le idee e gli obiettivi, di campo e di mercato (con il ds D’Amico ambito altrove), non coincideranno nella tavola rotonda con dirigenti e Pagliuca dopo la gara col Parma, è quasi inutile aspettare un altro anno che inevitabilmente saprà di addio: lo saprà lo spogliatoio, lo sapranno i tifosi, con possibili altri polveroni mediatici a ogni più piccola dichiarazione. Una situazione che già negli ultimi due mesi non ha giovato all'Atalanta.
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