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  • Gabrielloni bomber copertina del Como: dai Dilettanti al sogno Serie A

    Gabrielloni bomber copertina del Como: dai Dilettanti al sogno Serie A

    • Claudio D'Amato
    Se il Como si trova al secondo posto e ad oggi sarebbe promosso in Serie A, lo deve anche ad Alessandro Gabrielloni. Parliamo un po' del simbolo della scalata lariana post-fallimento, che ha sposato la causa ben 6 anni fa navigando a vista dalle acque torbide dei Dilettanti fino alla possibilità di arrivare in Paradiso.

    Parlare di bandiera probabilmente è eccessivo, ma l'attaccante classe '94 di Jesi (formatosi nel calcio inferiore) è l'uomo copertina perfetto per raccontare il sogno dei lombardi: due anni in D, altrettanti in C, poi quelli in cadetteria con salvezze che hanno rappresentato le fondamenta del progetto targato Hartono, in grado di portare gli azzurri - a 7 giornate dalla fine - ad essere la principale pretendente alla promozione diretta.

    IN GOL DALLA D ALLA B - Profilo versatile grazie ai suoi 178 centimetri di altezza, Gabrielloni ha dimostrato di saper far male sia agendo come centravanti che accanto a una prima punta, nonché schierato da esterno offensivo sulla trequarti o in un tridente.

    Per lui, con la maglia del Como, lo score attuale recita 62 reti in 207 presenze e una capacità di dire la sua nonostante il livello si alzasse: "Una cosa che non è mai mancata è stata la fiducia dei miei compagni e della società, questo ti fa lavorare bene", ha confidato di recente al sito ufficiale del club.

    La rete al Sudtirol - valsa il 2-0 che ha messo in ghiaccio il successo della squadra di Fabregas e Roberts facendo il paio col vantaggio di Da Cunha - è la settima stagionale del marchigiano, andato in doppia cifra con la maglia del Como in 3 stagioni delle 6 fin qui disputate in riva al Lago nelle quali ha sempre timbrato il tabellino marcatori.

    "È CASA MIA" - "Ho lavorato tanto per migliorarmi in tante cose - ha raccontato di recente la punta al sito ufficiale del club - Mi ponevo dei piccoli obiettivi in modo da poter essere un giocatore migliore, credo che questa sia stata la mia forza e mi ha permesso di maturare molto. Como è un po' casa mia. Sento che qui c’è un affetto particolare per me e coi tifosi si è creato un grosso legame del tutto spontaneo che ogni volta mi colpisce nel profondo del cuore. Cos'è per me la felicità? La palla che entra in porta e tutto quello che ne deriva".

    Parole al miele che fanno il paio con quanto affermato dopo il rinnovo fino al 2027, ufficializzato a maggio dell'anno scorso: "Sono arrivato quando la squadra era nei dilettanti e posso dire con orgoglio di essere cresciuto insieme al club. Poter continuare a vestire questi colori mi rende molto felice e orgoglioso".

    LA LAUREA... COI PANTALONCINI DEL COMO - Il binomio Gabrielloni-Como, inoltre, è raccontato alla perfezione dall'aneddoto che il bomber ha rivelato circa la sua laurea: "Era il 2020 e con il lockdown è stato strano, non avevo neanche l’abito. Discussi la tesi con una camicia, da remoto davanti al PC, con sotto i pantaloncini da gioco del Como, tanto la webcam non li avrebbe inquadrati...".

    "Mi sono messo a studiare perché non sapevo se sarei diventato un calciatore, inoltre i miei genitori ci tenevano molto e mi hanno sempre supportato. Mi sono laureato in Economia a Macerata. Ci ho messo un po', ma alla fine l'ho presa ed è stata un’enorme soddisfazione". 

    Chissà se ora Gabrielloni supererà l'esame più grande: portare gli azzurri in Serie A.

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