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  • Inter-Hato, chi è il talento sulla lista di Marotta

    Inter-Hato, chi è il talento sulla lista di Marotta

    • Federico Zanon
    Un enfant prodige, da monitorare con grande attenzione. Jorrel Hato è una delle novità della stagione in Olanda, una delle notizie migliori dell'Ajax all'interno di un'annata sulle montagne russe. Classe 2006, non ha ancora 18 anni eppure ha già scritto il suo nome dei Godenzonen. Il motivo? E' diventato il più giovane capitano della storia del club in Eredivisie, a 17 anni e 250 giorni, in occasione del pareggio 2-2 tra Almere City e Ajax, quando la fascia di Bergwijn è passata sul suo braccio, e in Europa League,  a 17 anni e 282 giorni, nella vittoria degli olandesi sull’Aek Atene 3-1.

    ALTRI TRAGUARDI - Meglio dei vari De Ligt, Van Der Vaart, Heitinga e Van Basten, giocatori che nell'Ajax hanno mosso i primi passi e che hanno trovato fortuna lontano dai canali di Amsterdam. E' quello che sogna Hato, ma senza farsi prendere dalla fretta. Certo, restare con i piedi per terra è difficile, visto che di lui si è accorto anche il commissario tecnico dell'Olanda Ronald Koeman, che l'ha fatto esordire nella vittoria per 6-0 su Gibilterra del 21 novembre, facendolo diventare il terzo più giovane a vestire la maglia della nazionale dopo Gravenberch e Seedorf.  Mica male per un ragazzo che ha scelto l'Ajax solo nel 2018, dopo un periodo di formazione nello Sparta Rotterdam, club della sua città.

    CHE GIOCATORE E' - Difensore centrale di piede sinistro, in grado di fare anche il terzino o il mediano di rottura, Hato ruba l'occhio per la pulizia del gioco e la precisione degli interventi. Secondo WhoScored è il terzo giocatore in Eredivisie per percentuale di passaggi riusciti con il 91.3%. In una recente intervista ha ammesso di stimare Alaba e il suo ex compagno Timber, ma non ha un vero e proprio idolo. Vuole diventarlo per le future generazioni.

    CONCORRENZA - In scadenza nel 2025, su di lui hanno messo gli occhi addosso Inter, Chelsea e Arsenal, ma le severe leggi sulla Brexit potrebbero complicare il suo trasferimento in Inghilterra, almeno nell'immediato. Hato sogna una big, magari della Premier League, ma è consapevole che c'è un percorso da fare, che bruciare le tappe può essere deleterio per la sua carriera. Vuole evitare di finire come Gravenberch, che al Bayern Monaco prima e al Liverpool ora sembra un lontano parente del giocatore ammirato all'Amsterdam Arena.
     

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