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  • Lazio, Lotito: 'Milinkovic? Tutto ha una fine... La Juve non è il male del calcio italiano, ho abbracciato Agnelli'

    Lazio, Lotito: 'Milinkovic? Tutto ha una fine... La Juve non è il male del calcio italiano, ho abbracciato Agnelli'

    Claudio Lotito torna a parlare del futuro di Sergej Milinkovic-Savic. Il presidente della Lazio ha dichiarato ricevendo il premio Colalucci: "I contratti si fanno quando scadono. Dal punto di vista tecnico abbiamo interesse a rinnovare perché è un grande giocatore e un grande uomo, mi auguro che altrettanta valutazione la faccia il calciatore. Appuntamento in agenda? Che stiamo facendo calciomercato?!? Nella vita tutto ciò che ha inizio ha fine, a partire dalla vita stessa. Milinkovic è un giocatore su cui la Lazio punta, è un valore aggiunto. Quello che manca sono i presidenti, non abbiamo problemi a trovare calciatori o allenatori. Gli italiani rimasti sono pochi, che lo fanno con dedizione. Il denaro non è tutto nella vita, contano le idee". 

    CASO JUVE - "Non faccio il magistrato. Tutti quando vincono salgono sul carro, poi scappano quando c'è qualche problema scappando dalle persone da cui tutti si sono abbeverati. Ad esempio c'è chi ha incassato 160 milioni di euro per due giocatori. Oggi tutti parlano male della Juve, ma ha contribuito al sostentamento del calcio italiano. Rischio che l'inchiesta si allarghi? Non so, non conosco i comportamenti delle altre squadre. Sicuramente non si allargherà coinvolgendo la Lazio, questo per me è un fatto di orgoglio e tranquillità. Soprattutto per il modo in cui sono partito, una situazione drammatica. Agnelli? L'ho visto al Senato e l'ho abbracciato. Consigliato qualcosa? No, non c'è problema. Mi ha dato un'impressione ingiusta dal punto di vista umano rispetto a ciò che ha dato al calcio italiano. Dire che la Juve sia il male del calcio italiano non è giusto. Oggi tutti si scatenano per creare dissidi nei confronti della società bianconera. Un conto è la politica, un altro il valore umano. Andrea è uno che lavora. Ci incontravamo in ufficio da me alle 8, vuol dire che si svegliava alle 5, alle 6. Plusvalenze? Non so cosa siano, io sono per le valenze. Quando uno vale, lo mette sul campo. Valgono i fatti, nella vita contano i fatti e non parole". 

    LEGA SERIE A - "Dobbiamo creare un clima di collaborazione perché l'unione fa la forza e invece da soli non si va da nessuna parte. Stiamo facendo sul serio e abbiamo inserito una donna in Lega (Rebecca Corsi, ndr), la prima che è stata eletta. Se l'ho spinta io? Ha l'esperienza, ha gestito il calcio femminile e l'Empoli, una città che riesce sempre a sfornare talenti. Giusto che ricopra un ruolo all'interno della governance. La presenza di una donna è un tocco di cambiamento, trasparenza, sensibilità diverse. Un comportamento che sia all'insegna del rispetto delle regole"

    LA NAZIONALE - "Con l'Italia fuori dai Mondiali alcune persone dovrebbero farsi delle domande e darsi delle risposte. Non penso dipenda dalla Lega di Serie A, non significa che in Italia non ci siano calciatori di qualità. Pongo interrogativi: come mai Immobile è diventato capocannoniere e Scarpa d'Oro e in Nazionale non segna così tanto?". 
     

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