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  • Napoli, Calzona: 'Tutti responsabili, manca la voglia di vincere. Serve rispetto per la città, due giorni in ritiro’

    Napoli, Calzona: 'Tutti responsabili, manca la voglia di vincere. Serve rispetto per la città, due giorni in ritiro’

    • Giovanni Annunziata, inviato
    Meno due a Napoli-Roma, valida per il 34º turno di campionato. Francesco Calzona, allenatore del Napoli, presenta la gara in conferenza stampa dal Konami Training Center di Castel Volturno. Un'eccezione, come specificato dalla società, dato che sono state interrotte da un paio di mesi le conferenze prepartita per quanto riguarda i match di Serie A. Ecco le parole di Calzona:

    LA REAZIONE - "Finora abbiamo creato tantissimo ma subendo sempre tanto. E la partita di Empoli ci ha dato poco anche in fase offensiva. Siamo diventati una squadra poco pericolosa. L'ho fatto presente ai ragazzi che erano abbattuti in settimana. Dobbiamo lavorare sul campo e terminare nel miglior modo possibile Gli allenamenti sono andati abbastanza bene, anche se siamo partiti sottotono ad inizio settimana. Oggi è tornato l'entusiasmo giusto e questo mi fa piacere. Dobbiamo prenderci le responsabilità. Io sono qui per prendermi le responsabilità. Spero che venga fuori l'orgoglio perché giochiamo contro una squadra in condizione e che sta giocando benissimo. Mi aspetto motivazioni e orgoglio da parte dei miei".

    CHAMPIONS? - "Abbiamo buttato vi occasioni per riagganciarci alla classifica importante. Non siamo in grado in questo momento di fare progetti e il nostro futuro non dipende solo da noi. Ho chiesto ai ragazzi di fare una gran partita contro la Roma, poi veniamo cosa viene fuori".

    UNA SQUADRA AFFAMATA - "Per essere soddisfatto voglio vedere la prestazione. Ci deve essere quella. Voglio vedere giocatori che rincorrano gli avversari con rabbia. Questa qualità ci è mancata ultimamente. Con la prestazione vengono anche i risultati. Voglio vedere una squadra che voglia vincere a tutti i costi".

    RITIRO - "Due giorni di ritiro sono dovuti perché abbiamo bisogno di stare insieme più tempo possibile. È stata una scelta concordata con la società, sono stato d'accordo perché a volte anche stando lontano dalla famiglia può far capire che stiamo mancando sotto tantissimi punti di vista. Il ritiro non è punitivo ma deve essere produttivo".

    PROBLEMI DIFENSIVI - "Non è un problema di palle alte ma di difesa della porta. Abbiamo subito gol con palle raso terra messe dietro. Mi ricordo il gol di Darmian, ad esempio. Abbiamo subito gol in 1 contro 1, di posizionamento sbagliato. Non è un discorso di palle alte ma di posizionamento della difesa. Ci manca la voglia di non prender gol e non dipende solo dai difensori ma dalla squadra".

    TIFOSI - "Non ho parole da dire ai tifosi. Andiamo in trasferta e sono presenti, siamo in casa e lo stadio è pieno. Dobbiamo essere noi a spingere i tifosi affinché ci sostengano. Ci hanno sempre sostenuto e ora dobbiamo scatenare in loro la voglia di sostenerci. Vedere lo stadio pieno e andare in trasferta con 4-5000 persone che ci seguono sempre e fare prestazioni come quelle che stiamo facendo mi disturba tantissimo".

    PARAGONI - "Non bisogna fare il paragone con il Napoli dell'anno scorso, spettacolare ed eccezionale. Bisogna farlo con il Napoli di quest'anno. Abbiamo dei dati in cui siamo migliorati tanto. Siamo la squadra che gioca più palloni nell'area avversaria, abbiamo alzato il possesso palla, anche se è sterile. Non mi piace parlarne anche se mi baso sui numeri. Abbiamo anche numeri negativi come in fase difensiva e non va bene assolutamente. Questo dato è anche peggiorato. A fine anno giudicherò il mio lavoro ma non lo confronterò con la stagione dell'anno scorso, lo farò pensando a cosa avrei potuto fare di più".

    I PROBLEMI - "Questa squadra ha dei problemi, l'ha detto anche il presidente. C'è qualcosa in costruzione che non è andata per il verso giusto. Chi è arrivato quest'anno sostituendo giocatori come Kim e Lozano non ha inciso tantissimo. Non è tutta colpa loro perché arrivati in una stagione molto particolare. Chiaro che mi aspettavo di incontrare meno problemi, dopo 2-3 giorni che ero qui ho trovato più problemi di quanto previsto".

    RESPONSABILITÀ - "Tutti devono sentirsi responsabili della situazione. Sono io che alleno i giocatori e faccio le scelte, ma loro vanno in campo. Le scelte le faccio in base a ciò che vedo in settimana. A parte Dendoncker, Natan e Mazzocchi hanno avuto quasi tutti spazio e l'occasione di mettersi in mostra ce l'hanno avuta. Non è possibile che non debbano sentire la responsabilità di questo momento. Siamo noi i primi ad avere le colpe. La società mi è stata vicina finora, il presidente non ha mai inciso negativamente e si interessa ogni giorno di come vanno le cose. È sempre carino e rispettoso. Mi sembra la normalità del capo di un'azienda conoscere le strategie per andare avanti. Nello spogliatoio devono sentirsi responsabili, ma non solo: la sconfitta deve essere addosso a tutti e le altre componenti devono sentirsi responsabili. Se c'è un solo dipendente che non fa il suo lavoro ne risentono tutti".

    VOCI DI MERCATO - "Non siamo distratti dal futuro perché siamo professionisti e ci pagano anche bene per fare questo mestiere. Ci sono anche lati negativi perché in un momento di difficoltà voi parlate anche giustamente di nuovi giocatori e allenatori, noi dobbiamo conviverci con queste cose. A me non disturbano minimamente le notizie che sento, è normale che sia così, che il mio lavoro venga messo in discussione e si facciano nomi. Bisogna saper convivere con queste cose. Troppo bello e facile sentir dire che siamo tutti bravi, io ci convivo e non mi danno fastidio le notizie esterne. Quando ho iniziato a fare questo mestiere l'ho messo in preventivo".

    MANCANZA DI VOGLIA DI VINCERE - "A Empoli mancava la voglia di vincere perché non abbiamo tirato in porta. Abbiamo concesso 2-3 occasioni all'Empoli e mi ha sorpreso il fatto che per la prima volta sia mancata la voglia di vincere. Prima di allora non c'era mai stata. Nelle altre partite era mancata la voglia di non prender gol. Non è una questione tattica ma di voglia: un compagno sbaglia, tu fai una rincorsa di 40 metri non prevista, recuperi palla e salvi la partita. In questo momento ci manca questo, non vedo questa rincorsa in più per rimediare all'errore del compagno. L'ho fatto presente ai ragazzi. Non è una scusante, non è un alibi. Pensavo ci fossero problemi ma non fino a questo punto. È stata un'annata travagliata ma non significa che dobbiamo finire il campionato con quest'andazzo, ho detto ai ragazzi che non voglio continuare così. Ho visto salire piano piano la squadra e oggi ha fatto un ottimo allenamento".

    PERCEZIONE DEL PERICOLO - "Quando si perde palla si fatica a rimetterci a posto per andare sotto palla. Ci sta sbagliare un passaggio e che gli avversari recuperino palla, ma bisogna mettersi sotto palla quanto prima. per mentalità chiedo sempre ai ragazzi di difendere in avanti, ma ci sono momenti della partita in cui non ci si riesce e voglio si faccia densità nella metà campo avversaria. Per qualche minuto siamo rimasti in 10 con Osimhen fuori e la squadra ha fatto un'ottima densità. Quindi non capisco perché quando siamo in 11 non percepiamo il pericolo".

    LA ROMA - "Mi preoccupano tante cose della Roma perché con la gestione De Rossi segna tantissimo, ha una gran media punti e segna tanto su palle inattive. Se facciamo una partita da Napoli abbiamo le nostre armi. Loro verticalizzano molto centralmente e dobbiamo evitare di farci passare questa benedetta palla dentro perché può diventare fatale. La Roma è in salute, ieri è riuscita a vincere in 17 minuti. Ha obiettivi importanti perché dentro le coppe. Dobbiamo provarci noi, abbiamo bisogno di fare la partita e uscire dalla situazione che non piace a nessuno".

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    Iniziate il Pioli Out, vi conviene. Ho sentito cose agghiaccianti, altro che Conte...

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