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  • La mano del governo sui conti dei club? Malagò non ci sta: 'Autonomia violata. Tante leggi sono state cancellate...'

    La mano del governo sui conti dei club? Malagò non ci sta: 'Autonomia violata. Tante leggi sono state cancellate...'

    • Redazione CM
    Il governo Meloni sta per varare la sua nuova legge che istituzionalizzerà un nuovo organo di controllo statale che possa controllare i conti dei club del nostro calcio e che sta già prendendo il nome di riforma anti-Covisoc. Immediata è stata la reazione di sdegno di tutto il mondo dello Sport per l'ingerenza imposta dal governo sull'autonomia che questo settore da sempre ha e per cui da sempre faticano ad arrivare aiuti anche nei momenti più difficili. L'ultimo a prendere parola, con un'intervista alla Gazzetta è stato oggi il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha ribadito con fermezza la battaglia a questo nuovo organo.

    IL CONI CON LA FIGC - "Tempi e modi sbagliati, siamo al fianco della Figc. Provo dispiacere. Perché il Coni è venuto a saperlo dalla Figc, che ci ha inviato la bozza, e poi dalle agenzie di stampa. E non è la prima volta che succede... Il problema prima di tutto è di forma e di rispetto. Ritenevo normale che il Comitato olimpico italiano dovesse essere informato direttamente dal Governo di un argomento di una simile portata. Del resto siamo l’ente che vigila su tutte le federazioni sportive italiane... E invece niente. Se questo è il buongiorno...".

    TUTTO È MIGLIORABILE - "Nella vita tutto è migliorabile: la Covisoc, il vostro giornale, il Coni, il Governo... Se l’esecutivo, a livello normativo, sta lavorando sulla creazione di questa agenzia da giugno scorso, perché non ha mai detto nulla? Perché non ha convocato una riunione per sentire il parere del Mef, del Coni e delle Federazioni? Magari se ci avessero interpellato, avremmo fatto notare che non esistono solo le società professionistiche. Ora chi fa sport è inquadrato come lavoratore sportivo. E se fallisce una squadra di uno sport non sottoposto al controllo di questa autorità, cosa succede? Niente?".

    VIOLATA L'AUTONOMIA - "Mi sembra che la questione sia stata affrontata frettolosamente e violando l’autonomia dello sport. Le federazioni, sotto certi aspetti, potrebbero anche essere contente di togliersi la responsabilità di escludere le società dai campionati, ma bisogna fare le cose con i tempi e i modi giusti. Siamo a inizio maggio... In poco più di venti giorni è possibile approvare una riforma del genere, nominando anche trenta componenti della nuova agenzia? Dal 31 maggio la Covisoc deve fare la verifica degli adempimenti delle società. Mi sembra una cosa illogica e poco rispettosa anche nei confronti della presidente della Covisoc (Germana Panzironi, ndr) che non conosco, ma che per storia, curriculum e prestigio è una persona di notevole spessore".

    UEFA E FIFA - "È una domanda che anche io faccio a me stesso... Il Governo già in passato ha fatto norme che si è dovuto rimangiare. Penso per esempio al governo Conte-bis (quando era stata minata l’autonomia del Coni, ndr). Il ministro Abodi ha la legittima volontà di migliorare qualcosa: benissimo, ma prima poteva interpellare noi, le federazioni, la Uefa e la Fifa. Se una società fosse esclusa da questa agenzia per motivi economici dal campionato e fosse invece iscritta dalla Uefa alla Champions o dalla Fifa al Mondiale per club, cosa succederebbe? Bella domanda, eh? Il Coni sarà al fianco delle federazioni e verificherà con la Uefa e la Fifa che il calcio e il nostro sport non possano avere dei problemi da questa legge".

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    PRF1983
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