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  • Empoli: il destino nelle proprie mani, con il Frosinone ci si gioca moltissimo

    Empoli: il destino nelle proprie mani, con il Frosinone ci si gioca moltissimo

    • Carlo Alberto Pazienza
    La domanda che ogni giornalista e tifoso azzurro vorrebbe fare sabato a Davide Nicola, in occasione della conferenza stampa che presenterà il match dell’indomani, sarebbe senz’altro: “la partita con il Frosinone sarà decisiva per la salvezza?”. E quale potrebbe essere la risposta, se non “decisiva no, perchè ci sono ancora 9 punti in palio, ma è chiaro che il risultato peserà tanto”? Vero, ma è ancora più vero che visto il calendario, in particolare dell’Empoli, e il percorso fatto dalla squadra, lo scontro diretto con i ciociari assume i contorni di una finale spareggio. Per motivi di classifica (le due squadre sono appaiate a 31, + 2 dal terzultimo posto attualmente occupato dall’Udinese) e per questioni puramente psicologiche. Vincerla infatti per l’Empoli, oltre a rimettere in pari il discorso scontri diretti dopo il k.o. dell’andata, darebbe quella spinta emotiva in più che permetterebbe di affrontare con grande fiducia anche le sfide proibitive con Lazio e Roma, separate dall’ultimo scontro diretto che questo sì, anche in termini aritmetici, potrebbe risultare decisivo: la trasferta di Udine. È curioso come a questo punto della stagione queste tre squadre, Empoli, Frosinone e Udinese appunto, siano legate al filo di un destino beffardo che neanche il miglior sceneggiatore di Hollywood avrebbe potuto scrivere. Perchè dopo Udinese-Empoli alla 37^, i friulani saranno ospiti proprio del Frosinone all’ultima giornata di campionato. Un triangolo da cui, Sassuolo permettendo - i neroverdi non danno la sensazione di avere forze ed energie per un colpo di coda finale - potrebbe uscire una delle condannate a salutare il massimo campionato per la stagione 2024/2025.

    Non bisogna però dimenticare che in gioco ci sono anche Verona (a 31 punti come Frosinone ed Empoli, che dovrà vedersela con Fiorentina, Torino, Salernitana e Inter); e Cagliari, che di punti ne ha 32, e che dovrà affrontare Lecce, Milan, Sassuolo e Fiorentina. Ad oggi possiamo dire che il Lecce, più in alto a 36, rischia meno di tutte, ma solo per i punti, perchè il calendario dice due scontri diretti (Cagliari e Udinese) e due match ad alto quoziente di difficoltà (Atalanta e Napoli). Una lotta per non retrocedere così accesa, equilibrata e avvincente erano anni che non si vedeva e la sensazione è che si deciderà tutto all’ultima giornata, se non addirittura agli spareggi. L’Empoli può e deve guardare con fiducia all’ultimo mese di campionato, anche dopo l'ultimo k.o. A Bergamo francamente si poteva fare poco: l’Atalanta è squadra di altra categoria, che per caratteristiche gli azzurri soffrono maledettamente. Lo si era visto all’andata e se n’è avuta la conferma domenica. La squadra di Nicola però si è confermata osso duro da superare, tant'è che per vincere l’Atalanta ha dovuto sfruttare un rigore e un’invenzione di uno dei suoi migliori talenti. Ad oggi l’Empoli ha il destino nelle proprie mani e se riuscirà a confermare la compattezza dell’ultimo periodo anche nelle prossime gare, ci sono buone chance di portare a casa un risultato che a gennaio sembrava letteralmente utopico.

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