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    Abate: 'Ogni estate mi danno lontano dal Milan, ma forse questo è l'ultimo anno'

    Abate: 'Ogni estate mi danno lontano dal Milan, ma forse questo è l'ultimo anno'

    Ignazio Abate, terzino destro del Milan, parla a Milan Tv dopo la vittoria sul Sassuolo per 4-1: “Il campo di Sassuolo? Personalmente non è un campo in cui mi piace tornare a giocare, non ho bellissimi ricordi. Per quanto riguarda la squadra è un campo difficile per noi ma ieri abbiamo dato una risposta importante, soprattutto a noi stessi, che abbiamo intrapreso la strada giusta. Ne eravamo convinti prima e lo siamo ancora di più ora”. 


    SUL SALVATAGGIO SU DI FRANCESCO - “Sono attimi. È stato un intervento che fa parte del repertorio di noi difensori, dobbiamo pensare a questo mentre avanti pensano a sbloccare. Abbiamo fatto il nostro, il Sassuolo ha espresso un buon calcio ma il Milan voleva ottenere i tre punti a tutti i costi. Ieri abbiamo messo in campo la cattiveria necessaria a vincere le partite, per chiudere le partite. Siccome ieri l’abbiamo messa in campo dobbiamo averlo stampato in mente per il resto del campionato”.


    SULLA FASE DIFENSIVA - “Loro trovavano sempre Sensi dietro ai nostri centrocampisti, lui ci puntava a campo aperto o apriva per Di Francesco. Come dice il Mister dobbiamo essere più compatti, quello che abbiamo faticato a fare nei primi venti minuti””.


    SULLA PERMANENZA AL MILAN E SU GATTUSO - “Ogni anno mi danno lontano dal Milan in estate. Con il Mister ho un rapporto bello, schietto, è stato mio compagno. Conosco quando comincia a guardarti così e così, lo conosco bene. Lavorare con lui è uno stimolo in più e la responsabilità è ancora più alta. Lavorare con il Mister è piacevole, a Milanello c’è un ambiente positivo, si lavora intensamente, sono convinto per questo che siano ampi i margini di miglioramento del gruppo. Troveremo l’equilibrio giusto per fare un campionato da vertice”.


    SUI VALORI DEL PASSATO - “I senatori di allora li posso solo ringraziare. Sono stati esempi positivi, solo i ragazzi non intelligenti potevano crescere non bene in quell’ambiente, con loro era tutto più facile”.


    AI TIFOSI - “Un tifoso con la mia maglia del 2011? Lo ringrazio di cuore e vedremo a fine anno. Non so se sarà ancora per tanti anni o sarà l’ultimo. Fino all’ultimo la onorerò”.

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