Sul finire di novembre la prima attesa convocazione è arrivata. Modibò Diakitè è stato chiamato in causa per la gara interna di stasera contro l’Udinese. Una scelta quasi obbligata, data l’assenza di Dias e l’imperfetta tenuta fisica di Konko,ora resta da capire se la società ha deciso di puntare realmente su di lui. Petkovic, dal canto suo, ha sempre dichiarato di considerarlo alla pari di tutti gli altri elementi in rosa e ora è pronto a concedergli un’opportunità. Il problemi fisici di inizio stagione non hanno aiutato il processo di reintegro del francese, ora però è arrivato il suo momento el’agente del giocatore, Ulisse Savini, ha condiviso la sua gioia ai microfoni dicalciomercato.it: “Ci fa piacere perché ha passato mesi ad allenarsi per cercare di convincere il mister del fatto che puo' essere utile alla causa biancoceleste. Siamo contenti”. Il contratto di Diakitè scadrà il prossimo 30 giugno e, in caso di mancato rinnovo, da gennaio sarà libero di accasarsi con una nuova squadra. Diversi sono i club interessati, il presidente Lotito aveva anche espresso la scorsa estate il suo sospetto di un presunto accordo con terze parti: “Posso smentire con fermezza l’esistenza di contatti con altre società”- ha proseguito Savini. Per quanto riguarda il rinnovo non ci sono novità: “Non ci sono stati altri incontri dall'ultimo avvenuto a settembre”. La Lazio resta ferma alla sua offerta di 750mila euro più bonus a stagione, l’entourage del giocatore chiede una cifra che arriva ad 1.2 milioni. La forbice è ampia e al momento non ci sono segnali di compromessi da ambo le parti, ma la convocazione per la gara con l’Udinese rappresenta un piccolo segnale per un possibile matrimonio.