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  • Panchina Genoa: svolta Sannino, Delneri più lontano

    Panchina Genoa: svolta Sannino, Delneri più lontano

    • Matteo Oneto

    Una panchina per tre. Almeno fino a questo momento. Il Genoa continua la sua caccia all'allenatore e la prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva. Preziosi incontrerà Ballardini. Lo slittamento della riunione ha generato alcune domande: innanzitutto, il presidente ci avrà mica ripensato sull'addio? Difficile, perché anche se la piazza è tutta pro-Balladrini, così come i giocatori, il patron rossoblù difficilmente si fa guidare da queste componenti nelle scelte calcistiche. Sarà così anche questa volta, a meno di clamorosi sviluppi. La prima candidatura è stata quella di Gigi Delneri, per una questione di bilancio. Il milione di euro da pagare al tecnico di Aquileia pesa, e se prima si pensava che la soluzione low cost fosse la più probabile ora spunta anche l'ipotesi rescissione. Insomma il caos imperversa, anche perché trovare un accordo non sarà facile.

    Intanto dalla Sicilia arrivano voci di un divorzio quasi certo tra Zamparini e Sannino, segnale chiaro per chi - e non sono pochi - vuole iniziare a corteggiare in maniera seria il mister. Il Genoa c'è e avrebbe già fissato la cifra da stanziare: 900mila euro all'anno per due stagioni. Più o meno quello che guadagna Delneri, con il piccolo particolare che la cifra sarebbe raddoppiata nel caso in cui la rescissione non arrivasse e Sannino approdasse alla guida del Grifone. Discorsi economici, come sempre, in primo piano; ma il calcio è anche tecnica, e allora bisogna scegliere l'allenatore giusto per la rosa che si ha disposizione. Punto, questo, nettamente favorevole a Ballardini, che non solo ha già un quadro generale degli uomini ma si è dimostrato nella sua carriera maggiormente avvezzo ai cambi di modulo per far rendere al meglio i singoli. Caratteristica che non è nelle corde di Delneri. Per il suo 4-4-2 il Genoa dovrebbe cambiare praticamente tutta la squadra. Su Sannino i dubbi non riguardano la sfera tattica ma quella gestionale. A Varese lo avevano ribattezzato 'mister Vaffa' per la durezza con cui trattava i suoi; per il presidente Preziosi non è il modo migliore per approcciarsi al gruppo.
     


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