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  • A.C. Galluzzo: 'Presto una sede per Museo della Fiorentina'

    A.C. Galluzzo: 'Presto una sede per Museo della Fiorentina'

    • L.C.
    Si è svolta ieri presso i Giardini Torregiani di Firenze la quinta edizione della Florence football cup, sfida di calcio fra una squadra che difende i colori del Museo della Fiorentina, denominata Florence football club, e le Glorie viola, selezione di calciatori dal passato in maglia gigliata. L’evento era finalizzato a rendere sempre più visibile l’intensa azione di sensibilizzazione portata avanti dall’Associazione Voa Voa onlus ideata dai genitori della piccola Sofia per sostenere le famiglie di bimbi colpiti da patologie neuro generative infantili mettendo loro a disposizione una serie di competenze indispensabili a guidarle in sicurezza e consapevolezza, supportando i servizi del Sistema sanitario Nazionale. A prendere la parola è stato a margine della manifestazione il direttore del Museo della Fiorentina Andrea Claudio Galluzzo. “Questo evento è tutta una scusa per dare visibilità alla battaglia di Guido e Caterina Ceccuti che portano avanti con l’associazione Voa Voa onlus un movimento che serve ad aiutare le famiglie dei bimbi colpiti da malattie neurovegetative come la loro Sofia che purtroppo è andata spesso e volentieri nella cronaca perché c’è una forse una mancanza di attenzione e sensibilità verso queste patologie  – ha esordito Andrea Claudio Galluzzo –E’un dovere morale tentare di rendere visibile il loro sforzo. Il Museo della Fiorentina lo fa suonando le proprie corte cioè facendo rievocazioni di tipo sportivo, in questo caso la Florence Football club, che è la prima squadra di Firenze, il nonno della Fiorentina che nasce nel 1898 qui, ai Giardini Torregiani, presso la famiglia Torregiani, primo presidente di questo club, e le Glorie viola, cioè la squadra dei veterani della Fiorentina che tutti gli anni si dedicano a dare una mano a questa associazione. Abbiamo fatto questa cosa anche per gli adulti attraverso la Fondazione Stefano Borgonovo, continueremo a farla come Florence Football cup, che è uno dei due eventi che il Museo della Fiorentina porta avanti da quando è nato, l’altro è il derby storico fiorentino, cioè bianchi del Club sportivo Firenze contro i rossi della Libertas, ed in quel caso si giocherà per il Meyer e si disputerà il 20 giugno in Piazza Santa Croce, con una formula particolare che mischierà le carte regolamentari ovvero il calcio all’inglese e il calcio fiorentino, un qualcosa di speciale. Siamo qui con il cuore sfruttando la storia come strumento per fare leva ed aiutare chi è meritevole. In campo c’è anche qualche figlio di ex giocatore viola, come il figlio di Beatrice. La nostra attenzione è ampia su tutte le patologie che colpiscono sia gli adulti che i bambini”.
    C’è un po’ di dispiacere per la mancata partecipazione a questo evento di qualche rappresentante dell’attuale Fiorentina?
    “La fondazione è della Fiorentina e quindi tutti noi rappresentiamo la Fiorentina. qui abbiamo Raffaele Righetti che è la storia della Fiorentina e quindi meglio di tutti o quasi incarna il club viola. Siamo rappresentati. Era programmato fino a ieri la presenza di un altro dirigente il quale purtroppo ha avuto un incidente ed è tristemente all’ospedale con un problema abbastanza serio di tipo ortopedico e trovandoci in un giorno di festa non c’e’stata la possibilità di recuperare un altro dirigente. Non c’è un disinteresse della Fiorentina, ci sono solo molti impegni. Ricordo che oggi ci sono anche le finali dell’Inviola cup. La Fiorentina fa tanto oltre la gestione sportiva e noi siamo un pezzo di questo e procediamo a farlo serenamente. In futuro sono sicuro ci sarà la partecipazione anche dei dirigenti in maniera diretta e più copiosa”.
    Si può dire che una parte significativa dell’amministrazione cittadina, segnatamente il Comune di Firenze, vi avesse fatto una promessa di trovare un luogo per il Museo della Fiorentina e che dall’insediamento del sindaco Dario Nardella, ovvero poco più di un anno, quella promessa è stata disattesa?
    “Non vivendo tutti i giorni il lavoro della Fondazione, mancando delle informazioni, si può arrivare a tale conclusione. In realtà devo dire che questa amministrazione, non che la precedente ci abbia trascurato, ci sta veramente attenta a noi e settimanalmente, a volte quotidianamente, abbiamo incontri e colloqui con il sindaco, il capo di gabinetto e con il responsabile dei progetti speciali che è Vicini, nonché con gli assessori alla cultura e allo sport. Non voglio dire niente, non mi sbilancero’ fino a quando non avro’ qualcosa di concreto ma credo che ci sia una grande volontà politica per arrivare a questo obiettivo ma anche una volontà finalmente forte di arrivarci concretamente fra tre anni ma fra un anno, un anno e mezzo, con un luogo adeguato a quello che è questa fondazione che ha piu’ di 14 mila aderenti come sostenitori e 322 attivisti. Il Comune sta tentando di mettere insieme piu’elementi per arrivare al risultato che sogniamo”.

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