Non può un deprecabile atto di violenza mettere in cattiva luce, ancora una volta,  Napoli. Il grave episodio di scippo subito da Maria Soledad, moglie dell'attaccante azzurro Edinson Cavani, corrisponde a quelle brutte esperienze che si possono, purtroppo, subire in qualsiasi città metropolitana.

Notizie, commentate forse in modo improprio, sono state strumentalizzate con la conseguenza di reiterare un superficiale luogo comune: la poca vivibilità nel capoluogo campano a causa dei ricorrenti episodi di microcriminalità.

Analoghi episodi, verificatisi in altre città italiane, non hanno avuto la stessa risonanza a causa di un riscontro mediatico più soft e meno penalizzante per il luogo dove sono avvenuti.  Per evitare che il bomber uruguaiano, a seguito della brutta esperienza capitata alla sua consorte, possa cambiare squadra e città, Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli ha inviato una lettera aperta alla famiglia Cavani per esprimere la sua solidarietà, un atto già espresso dal popolo partenopeo che ha, fermamente, condannato tale violento episodio: