C’è stato un tempo, quello dei primi mesi di Cesare Prandelli nel ruolo di c.t. azzurro, in cui i rapporti fra Figc e Fiorentina erano tutt’altro che su buoni ‘livelli’. Ad alimentare il tutto ci pensava quasi ‘ad orologeria’, con dichiarazioni che non erano certo ‘diplomatiche’, l’ex d.s. gigliato Pantaleo Corvino che una volta, nel corso della presentazione dell’esterno destro Mattia Cassani disse anche che lui comprava giocatori che erano nell’orbita della Nazionale, ma che poi, non tanto casualmente, una volta arrivati a Firenze, ne ‘uscivano’. L’esclusione di Manuel Pasqual, nonostante il recente ottimo campionato del capitano viola, ha se possibile ulteriormente raffreddato i rapporti fra l’ex allenatore gigliato ed i tifosi della Fiorentina. In realtà l’uomo di Orzinuovi ha saputo prima dare una chance con le proconvocazioni alla Confederation cup ad un elemento su cui il club gigliato ha scommesso poco meno di un anno fa, confermandolo poi fra i 'chiamati' per il torneo brasiliano pre-Mondiale. Alberto Aquilani infatti è stato titolare nel test amichevole contro San Marino (90 minuti ‘filati) e stasera nel match benefico contro Haiti, ed è inoltre è subentrato, come solo Giovinco ha fatto, nel fondamentale match di qualificazione contro la Repubblica Ceca di venerdì scorso. Nella sfida ai rossoblù caraibici Aquilani sarà inoltre provato nel ruolo di regista centrale davanti alla difesa, posizione che nella Fiorentina ha ricoperto nell’ultima stagione David Pizarro. Se l’esperimento dell’ex anche di Liverpool, Milan e Juventus, funzionasse in quella zona di campo, Montella potrebbe rifletterci in vista della prossima stazione, se il regista cileno rimanesse fermo sui suoi propositi di lasciare il club gigliato nella prossima sessione di mercato. Ma Prandelli sta ‘lavorando’ per la Fiorentina anche in un altro senso ovvero facendo scendere in campo molto spesso pure un altro giocatore gigliato. Alessio Cerci dal 1’ stasera a Rio de Janeiro contro Haiti serve a far lievitare il costo del cartellino dell’esterno di Valmontone su cui la Fiorentina può giocare con la sua comproprietà e se, non sarà il Torino a riscattarlo, ad attirare nuovi compratori. Insomma, anche se da c.t., Prandelli sembra essere tornato, indirettamente, a lavorare per il club gigliato.