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  • Atalantamania:| Doppio pesce d'aprile

    Atalantamania:| Doppio pesce d'aprile

    Nel palamito per i pesci d'aprile, l'Atalanta ha visto abboccare due spinosi pinnuti. Il primo, puntualissimo, è arrivato ieri tra le acque cristalline della Sardegna. Una sconfitta inaspettata, secca. Approccio sbagliato e punizione inflessibile. Una sconfitta che non lascia strascichi eccessivi, perché il margine di sicurezza è ancora ampio. Sabato prossimo però, contro il Siena, non si potrà assolutamente sbagliare: bisognerà innestare la prima e ripartire alla svelta.

    Il secondo pesce è arrivato in ritardo, ancora più beffardo. Le manette sono scattate per Andrea Masiello, e la bufera che in molti annunciavano ha iniziato a fischiare più gelida che mai. Ma la premessa è doverosa ed essenziale: il tutto si riferisce alla militanza barese del terzino. Quindi, per l'Atalanta, rischi non ce ne sono. Resta però una bella gatta da pelare. La Dea aveva investito due milioni e mezzo per assicurarsi, la scorsa estate, la comproprietà di un giocatore giovane e promettente, ma il cui futuro sembra marcato in maniera indelebile.
     
    Le prestazioni sfoderate sul campo nella prima parte della stagione avevano confermato le incoraggianti sensazioni estive. Ottime gare, quantità e qualità. Poi il giocattolo si rompe. Le voci si diffondono, i sospetti diventano certezze. La classica palla di neve che diventa valanga. La gara contro la Lazio è l'ultima apparizione. Peraltro balbettante, perché il rigore ingenuamente causato su Radu è il fotogramma di chi vive senza tranquillità. Il giocatore viene poi sospeso, in attesa che tutto possa risolversi.
     
    Speranza vana: oggi è arrivata la mazzata. Pesante, per chi ha ventisei anni e una buona fetta di carriera ancora da giocarsi su livelli più che ottimi. Il 'Thuram bianco', lo definì un certo Fabio Capello. Ma l'Atalanta - che, ripetiamolo ancora, in questa storia proprio non c'entra - andrà avanti comunque, solida come sempre. Il vaccino scorre già da tempo nelle vene nerazzurre: è la compattezza di un gruppo che non si scalfisce facilmente.

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