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  • Avversario Milan: tutto sullo Shkëndija

    Avversario Milan: tutto sullo Shkëndija

    • Alessandro Cosattini
    Proseguirà in Macedonia il viaggio europeo intrapreso due settimane fa dal Milan di Vincenzo Montella. Esattamente a Skopje, la capitale della Macedonia, alla Telekom Arena (conosciuta anche come Arena Philip II), impianto dove l’8 agosto Real Madrid e Manchester United si contenderanno la Supercoppa Europea del 2017. Lo stadio casalingo del Fudbalski Klub Shkëndija Tetovo (foto da kfshkendija.com), prossimo avversario europeo della squadra rossonera estratto oggi dall’urna di Nyon, in realtà è il Gradski Stadion Tetovo, ma per le gare europee l’impianto non è a norma (i posti a sedere sono solo 12.000, di cui 5.000 al coperto). La distanza tra Tetovo e Skopje è di 44 km (46 minuti in macchina), quella tra la Telekom Arena e San Siro è di 1458 km. In macchina sono circa 15 ore di viaggio, in aereo circa 2. Non è ancora certo, però, che si giochi in Macedonia la sfida d’andata tra Shkëndija Tetovo e Milan in programma il 17 agosto. Il Vardar, infatti, squadra retrocessa dalla Champions all’Europa League dopo la sconfitta nel preliminare contro il Copenaghen, dovrebbe giocare durante lo stesso giorno alla Telekom Arena (33,460 posti a sedere). L’Uefa dovrà decidere il da farsi: è impossibile che entrambe le squadre macedoni giochino il 17 nel medesimo stadio, motivo per cui salvo sorprese si dovrebbe giocare l’andata a San Siro (il 17 agosto) e il ritorno a Skopje (il 24 agosto). Sono attese novità dalla Uefa sulle date ufficiali delle due partite. 

    LO SHKËNDIJA TETOVO - La squadra è stata fondata nel 1979 da un gruppo di cittadini albanesi originari di Tetovo (85.580 residenti, la capienza di San Siro è di 80.018 posti a sedere). I colori sociali sono il rosso e il nero (a bande orizzontali e non verticali come quelle del Milan), in macedone Kuq e zi. Lo Shkëndija nel 1979 fu costretto a fare i conti con l'opposizione degli ufficiali del vecchio stato Jugoslavo, preoccupati per la possibilità di una rinascita (attraverso il calcio) di un sentimento nazionalista: il rischio era la comparsa di problematici conflitti interni. Partiti dalla lega più bassa, i rossoneri di Macedonia in poco tempo conquistarono la seconda divisione e tentarono la scalata al principale campionato. L’ascesa, però, venne fermata dall’URSS. Fino al crollo del regime sovietico, lo Shkëndija era visto come un club politicamente pericoloso. I rossoneri, però, tornarono e con una lenta risalita raggiunsero la promozione nella prima divisione nel 2009. Nella stagione 2010/2011 arrivò il primo titolo di Macedonia, a un solo anno dalla promozione. A due anni dalla vittoria in campionato, però, la proprietà si ritrovò spalle al muro e fu costretta a cedere i pezzi pregiati della squadra per gli eccessivi costi del club. L'azienda Ecolog (impegnata nella gestione delle strutture e dei servizi ambientali) e il presidente Destani (voluto dai Ballistët, ultras dello Shkëndija) intervennero e salvarono il club. Ancora oggi sono loro a guidare il club macedone di Tetovo, al primo confronto di sempre contro una squadra italiana. I precedenti tra macedoni e italiane parlano chiaro: i club italiani, nelle coppe europee, hanno sempre eliminato formazioni macedone nei turni ad eliminazione diretta. I precedenti dicono quattro qualificazioni su quattro per le squadre del nostro campionato (Perugia, Parma, Roma e Lazio).

    NUMERI - Lo Shkëndija nel proprio palmares vanta la conquista di un titolo nazionale e di una coppa nazionale (nel 2015/2016). Nelle competizioni europee la squadra macedone ha raggiunto al massino il secondo turno preliminare di Champions League (sconfitta 5-0 nel doppio confronto col Partizan Belgrado). In Europa League, invece, lo Shkëndija ha raggiunto l’anno scorso i preliminari ed è stato sconfitto dal Gent. L’anno scorso i rossoneri hanno raggiunto il secondo posto in campionato alle spalle del Vardar (prima squadra di Skopje, l’altra è il Rabotnicki). Il capocannoniere della squadra è stato Besart Ibraimi con 20 gol in 30 partite. Ibraimi è anche il miglior marcatore della storia del club con 55 gol in 78 partite. Lo Shkëndija, grazie ai gol di Ibraimi e di Ferhan Hasani (12 gol in 2 partite l’anno scorso, secondo miglior marcatore del club con 41 reti in 91 partite) ha avuto il secondo miglior attacco del campionato con 71 reti in 36 partite e la seconda miglior difesa con 39 reti subite: meglio di loro solo i campioni del Vardar (giocheranno contro il Fenerbahce in Europa League) con 75 gol fatti e 24 subiti. Il giocatore dei macedoni con più presenze totalizzate nella scorsa stagione è il centrocampista centrale Armend Alimi, con 29 presenze. Alimi è stato anche il secondo miglior assist-man dello Shkëndija nella scorsa stagione, davanti a lui solo Stenlo Junior, esterno brasiliano che ha totalizzato 13 assist l’anno scorso. Il giocatore, però, non sarà della partita a causa dell’espulsione diretta rimediata nella gara d’andata del turno precedente. Attualmente il miglior uomo-assist della stagione è Ferhan Hasani con 4 assist mentre il miglior marcatore è Ibraimi con 5 gol in 6 partite. La squadra rossonera guidata dal 48enne macedone Qatip Osmani, nuovo allenatore dello Shkëndija dal giugno di quest’anno, nel turno precedente ha eliminato il Trakai (squadra lituana) vincendo in casa per 3-0 dopo aver perso in Lituania per 2-1. Nel primo e nel secondo turno aveva superato il Fotbal Club Dacia e l’Helsinki. 

    LA SQUADRA - “Un altro spettacolo calcistico in Macedonia”, ha scritto Kanal 77 in Macedonia dopo il sorteggio con il Milan. Lo schieramento tipo dei macedoni è il 4-2-3-1 con Zahov tra i pali, Todorovski, Bejtulai, Cuculi e Celikovic in difesa. Alimi in mezzo al campo con Totre e il tridente composto da Radeski, Hasani e Stenlo Juniors a sostegno dell’unica punta Ibraimi. I giocatori di spicco sono sicuramente Ibraimi e il capitano Hasani. Già in gol contro la Nazionale italiana nella sfida per le qualificazioni mondiali, giocata a Skopje il 16 ottobre scorso, Hasani agisce abitualmente da trequartista puro alle spalle della prima punta. Hasani è il giocatore che per transfermarkt.it ha il valore di mercato più alto della rosa: 700mila euro. Il giocatore più pagato dallo Shkëndija è l’esterno offensivo Marjan Radeski, 20enne macedone arrivato per 150mila euro (valore di transfermarkt.it) dal Metalurg Skopje. Nella finestra di mercato ancora in corso sono arrivati Olsi Teqja dal KF Tirana, Ilir Avdyli dal FC Llapi e Bekim Redjepi dal Teteks Tetovo, ma nessuno di questi è ancora riuscito a conquistare un posto tra i titolari nella squadra allenata da Osmani. L’età media della squadra è di 25,95 anni, quella del Milan è di 25,30. Si affronteranno, dunque, due formazioni giovani e quella macedone ha solo 5 stranieri in rosa. Si presenta come la classifica sfida tra Davide e Golia, ma il calcio insegna a non sottovalutare mai l’avversario, in Italia come in Europa League. L’ultimo ostacolo che separa il Milan dal ritorno alla fase a gironi di una competizione europea sono gli uomini guidati da Osmani (314° posto nel ranking Uefa). Rossoneri d’Italia, guai a sottovalutare i rossoneri di Macedonia
     

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