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  • Balotelli diventa grande|: 20esimo compleanno tra City e Nazionale

    Balotelli diventa grande|: 20esimo compleanno tra City e Nazionale

    Le sue qualità sono indiscutibili, tanto da spingere il suo ex allenatore, Roberto Mancini, a volerlo a tutti i costi al Manchester City, e a convincere il neo commissario tecnico azzurro, Cesare Prandelli, a offrirgli la sua prima chance nella nazionale maggiore alla soglia dei vent'anni. Mario Balotelli spegnerà le candeline il prossimo 12 agosto e chissà che non li possa festeggiare regalandosi il primo gol con maglia dell'Italia, visto che la sera dell'11 potrebbe scendere in campo nell'amichevole contro la Costa d'Avorio a Londra. Se tecnicamente è considerato dagli addetti ai lavori un fenomeno, sul piano caratteriale, fin dalle sue prime uscite con la maglia dell'Inter, il ragazzo di origini ghanesi nato a Palermo ha lasciato sempre un pò a desiderare. Le 'balotellatè, termine che ricalca le 'cassanatè del suo collega sampdoriano, non si contano, a iniziare dalla linguaccia mostrata ai tifosi della Roma dopo aver messo a segno un rigore nella sfida del 1° marzo 2009, fino agli scontri, quasi fisici, avuti con alcuni compagni di squadra e con i suoi tifosi, che non sempre sono riusciti a sopportarlo. Negli ultimi mesi, i supporters interisti non hanno nascosto un certo malumore nei confronti del promettente attaccante nerazzurro, e il rapporto sembra essersi definitivamente inclinato dopo che il giocatore, a causa di uno scherzo di 'Striscia la notizià, fu costretto ad indossare la maglia del Milan, squadra per la quale non ha mai nascosto le sue simpatie, provocando l'ira dell'altra metà di Milano, quella che in lui vedeva il campione del futuro.

    Nella partita successiva all'episodio, Inter-Atalanta, i tifosi lo scaricarono con un secco striscione sul quale c'era scritto. «Non c'è tempo di pensare ad un bambino che non rispetta la maglia». Il 'bambinò giovedì prossimo compirà vent'anni, un'età un pò troppo avanzata per trascorrere i pomeriggi a divertirsi con una pistola giocattolo nel centro di Milano, come accaduto nel giugno scorso quando la Polizia lo fermò per identificarlo. 'Supermariò si giustificò dicendo che si trattava solamente di una ragazzata, ma è certo che alla dirigenza dell'Inter l'episodio non piacque per niente. Così come non piacque la maglia buttata per terra dal giocatore al termine della gara di andata tra i nerazzurri e il Barcellona, quando durante una partita incolore venne continuamente ripreso dal suo ex-tecnico, Josè Mourinho. Il portoghese non ha mai gradito le continue intemperanze di Balotelli, fino a punirlo lasciandolo fuori dal campo per diverse partite durante l'ultimo campionato. Ora Mario vuole lasciare l'Inter per raggiungere chi secondo lui lo apprezzerà maggiormente, quel Roberto Mancini che al City lo accoglierebbe a braccia aperte. In Inghilterra però dovrà dimostrare di essere diventato adulto, perchè certi comportamenti non vengono mai perdonati a nessuno, nemmeno a chi ha appena compiuto vent'anni.


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