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    Barcellona-Inter, le pagelle di CM: Suarez domina, affonda Skriniar

    Barcellona-Inter, le pagelle di CM: Suarez domina, affonda Skriniar

    • Pasquale Guarro

    Barcellona Inter 2-0

    ter Stegen 6,5:
    Vola a smorzare la traiettoria velenosa di Politano. Un solo intervento ma decisivo. 

    Sergi Roberto 6: Contiene Perisic senza troppe difficoltà.

    Pique 6: Gestisce con enorme esperienza senza mai andare in apnea contro l’attacco nerazzurro. 

    Lenglet 6,5: All’inizio del match fatica a prendere le misure su Icardi. Nell’area opposta svetta di testa e impegna Handanovic, ma lì davanti è pericoloso anche un altro paio di volte. 

    Jordi Alba 7: Con Candreva non accusa alcun problema, Politano gli alza la soglia dell’attenzione.  Chiude il match siglando il 2-0 con un bel diagonale.


    Rakitic 6,5: Suo l’assist per il raddoppio blaugrana, sbaglia qualche appoggio semplice ma i suoi piedi trovano sempre soluzioni interessanti. 

    Busquets 7: L’uomo ovunque del Barcellona, alza il ritmo del pressing a centrocampo e dirige il traffico con la solita diligenza. 

    Arthur 7: Perde un paio di palloni pericolosi, ma lì in mezzo è un maestro nel palleggio e nel recupero

    (Dal 32’ s.t. Vidal 6: Entra nell’azione che porta al raddoppio del Barcellona )

    Rafinha 7: Calciatore con intelligenza da scacchista. Gioca in ogni ruolo, sparisce e riappare alle spalle di Skriniar per siglare il più classico dei gol dell’ex. 

    (Dal 26’ s.t. Semedo 6: Una ventina di minuti di totale gestione).

    Suarez 7: Si sacrifica come sempre in nome della squadra. In azione personale fa tremare la retroguardia nerazzurra ma sul più bello spara su Handanovic. Suo il perfetto assist per Rafinha. 

    Coutinho 6: È il meno brillante del tridente offensivo blaugrana, ma le sue giocate non sono mai imprecise. 

    (Dal 43’ s.t. Munir: s.v.)

     

    Valverde 6,5: Senza Messi propone ugualmente tanta qualità e palleggio. 

    Inter 

    Handanovic 7: Mura Lenglet con un bel riflesso, non riesce e non può fare altrettanto su Rafinha a due passi. In bagher ferma anche Suarez e col piedone respinge Lenglet. 


    D’Ambrosio 5: In perenne difficoltà in entrambe le fasi. 

    Skriniar 4,5: Si esibisce in un paio di strappi di assoluta personalità e al Camp Nou non accade a tutti, ma è suo il buco su Rafinha ed è colpevole anche sul raddoppio di Jordi Alba. 

    Miranda 6: Regge l’urto degli attacchi avversari e vince molti duelli contro Suarez. 

    Asamoah 5: Da lui ti aspetti maggiore personalità e invece al Camp Nou si perde come un debuttante. Con uno sciagurato appoggio di testa serve un perfetto assist a Lenglet, che per sua fortuna non ne approfitta.

    Vecino 6: Sfiora l’incrocio dei pali con un tiro al volo di rara pulizia. Soffre molto nel primo tempo ma cresce alla distanza. 

    Brozovic 6,5: In Champions League come in campionato, è lui il leader della mediana nerazzurra e non a caso Spalletti chiede continuamente ai suoi di cercarlo. 

    Candreva 5: Non accorcia mai con i tempi giusti e favorisce il recupero palla del Barcellona. Negli ultimi 30 metri, poi, non la vede praticamente mai. 

    (Dal 1’ s.t. Politano 6,5: Entra immediatamente col piglio giusto. Sfiora il gol con un tiro-cross e aiuta l’Inter ad alzare il ritmo delle giocate. 

    Borja Valero 5: Non funziona né come raccordo né come palleggiatore. Spalletti lo tiene dentro in nome dell’equilibrio, ma lo spagnolo non si vede. 

    (Dal 18’ s.t. Lautaro 5: Scarico, entra senza incidere e si lascia ammonire per troppo nervosismo dopo aver subito un doppio sombrero). 

    Perisic 5,5: Qualche sgasata delle sue e un paio di buoni palloni messi al centro dell’area di rigore. Generoso in copertura, ma non sufficiente) 

    (Dal 31’ s.t. Keita: s.v.)

    Icardi 6: Parte subito bene ma potrebbe essere più concreto. Nel secondo tempo si muove senza tregua per dare soluzioni ai suoi. 


    Spalletti 5: Alcune scelte di formazione non pagano, come quelle di lasciare Politano e de Vrij in panchina. Alla vigilia aveva chiesto di non buttare via il pallone, l’Inter chiude il match con il 36% di possesso palla. Eccesso di ambizione?


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