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Barcellona-Real Madrid: quando Oliver Hutton giocò il Clasico

Barcellona-Real Madrid: quando Oliver Hutton giocò il Clasico

  • Angelo Taglieri
Domani, alle 16.15, il Barcellona ospita il Real Madrid e il bagaglio dei ricordi, al solo leggere il nome delle due squadre, si apre. Vi ricordate quel 19 novembre del 2005, quando Ronaldinho umiliò con la sua classe il Real Madrid strappando gli applausi dell'intero Bernabeu? Oppure quando il traditore Luis Figo venne accolto con una testa di maiale al Camp Nou dai tifosi del Barcellona? O anche quando il giovane Jeffren mise la zampata nella Manita blaugrana riservata alla squadra allenata da Mourinho? Beh, e come dimenticare quando Oliver Hutton... Come, non ve lo ricordate?

Sì, Oliver Hutton (Captain Tsubasa alla giapponese). La stella del Giappone, cresciuto nella New Team e che il Barcellona acquista poi dal San Paolo, ne ha giocati due, di Clasici. Con la maglia blaugrana, allenato dalla versione fumettistica di Louis van Gaal (van Saal), ne vinse uno 6-5, mentre pareggiò il secondo, 2-2. Erano i tempi di Rivaldo e Casillas e del giovane giapponese contro la promesse madridista Natureza. Nel primo clasico contro il Real, il fuoriclasse giapponese giocò proprio al posto del funambolo brasiliano, infortunato: numero 28 sulle spalle (la somma dei due numeri fa 10) e, da trequartista, guida i suoi alla vittoria. 

Più duro fu il ritorno al Bernabeu. Schierato dal vate olandese con Rivaldo, Oliver Hutton (foto kenji93)fatica più del previsto, tanto che dopo il vantaggio iniziale, il Barça va sotto 2-1 per colpa dei gol del brasiliano Natureza, numero 0 blanco, che ha imparato a calciare le punizioni dall'amico e compagno Roberto Carlos. Rovesciate, tiri da fuori area: il giapponese le prova tutte, anche con il supporto di Overmars, Cocu e Kluivert, ma Casillas è un muro. Fino a quando non sfodera  il leggendario Drive Shot: pareggio, 2-2, e titolo della Liga a fine stagione. Hutton e Natureza, fu la sfida nella sfida. Poi sfogli l'ultima pagina, chiudi il tuo manga quasi dispiaciuto, pensando che sfide così avvincenti e, soprattutto, spettacolari, esistano solo su carta. Poi, però, sorridi: ti ricordi che ci sono Messi e Ronaldo...

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